FORMIA, POLICLINICO – Il candidato a sindaco delle liste “Prima Formia”, “Formiamo il futuro”, “Guardare Oltre” e “Resurgo”, Amato La Mura, comunica: ““Ogni qualvolta il Senatore Claudio Fazzone viene a Formia per imbeccare il suo candidato a sindaco mente sapendo coscientemente di mentire. L’ultima occasione in cui ha perso un’occasione di stare in silenzio ha riguardato la realizzazione del Policlinico del Golfo”.
“Se Formia ed il comprensorio meridionale della provincia di Latina hanno avuto la possibilità di beneficiare, grazie all’intervento finanziario dell’Inail, di un finanziamento di 70 milioni di euro è stato per merito – esordisce il dottor La Mura – dell’azione di pungolo svolta da alcune amministrazioni comunali che si sono succedute a Formia negli ultimi anni nei confronti della Regione Lazio e del presidente Nicola Zingaretti. Il Senatore Fazzone accusa l’amministrazione comunale di Formia di non essere stata capace di avviare i lavori di realizzazione del nuovo ospedale? Niente di più falso – precisa rispondendo il dottor La Mura – perché la procedura, spettante all’Inail, procede speditamente e la nuova struttura ospedaliera si farà benché i rappresentanti locali di Forza Italia l’avessero definita una bufala. Il Senatore Fazzone ci faccia capire ora se veramente ha cambiato idea perché abbiamo potuto constatare che questa convinzione sembra avere soltanto una chiara speculazione elettorale”
Il dottor La Mura si dichiara invece convinto che la sua prossima amministrazione comunale avrà il dovere di instaurare un diverso dialogo con la Regione e l’Asl di Latina per capire “se veramente intendano lavorare congiuntamente con il comune di Formia per ottenere con effetto immediato la riqualificazione ed il rilancio dell’ospedale Dono Svizzero. La costruzione del Policlinico del Golfo deve presupporre prima che l’attuale ospedale di Formia, riconosciuto come Dea di I° livello, torni ad essere un’eccellenza della sanità pubblica a favore del comprensorio meridionale della Provincia di Latina e delle attigue realtà territoriali. Formia ha avuto sinora un presidente nella commissione sanità alla Regione Lazio e l’ospedale ‘Dono Svizzero’ si è trasformato in una preoccupante scatola vuota. Ormai le strutture complesse si contano sulle dita di una mano a fronte di una mission che, invece, dovrebbe assolvere il “Dono Svizzero”, quello dell’emergenza. Molti reparti – ha aggiunto il dottor La Mura – sono guidati da dirigenti facenti funzione. Il Senatore Fazzone dovrebbe sapere che un reparto senza un primario non è in grado di coltivare legittimi piani di progettazione nell’esclusivo interesse dell’utenza e per garantire il costituzionale diritto a beneficiare di un’offerta sanitaria efficace ed efficiente” Il dottor La Mura garantisce che la sua amministrazione comunale avvierà una concertazione con la Regione Lazio e, soprattutto, con l’Asl di Latina perché la programmazione, in termini di nuove assunzione e del potenziamento tecnologico, abbia una valenza a lungo termine piuttosto che con un carattere emergenziale
E invece le problematiche specifiche di un Dipartimento di Emergenza e Accettazione e – come detto – dei servizi ad esso collegati, provocano quotidianamente una serie di gravi disservizi che i cittadini percepiscono subito nel primo contatto con il Pronto Soccorso: dalla presa in carico (triage) alla prima valutazione, dalla diagnostica e dell’eventuale valutazione specialistica.
La Mura traccia questo quadro a fosche tinte quando invece “l’ex presidente della commissione sanità alla Regione continua a prodigarsi, probabilmente per ordini di scuderia , per far sopravvivere un solo ospedale di questa provincia, il ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi. Mi metterò subito al lavoro,appena eletto, per realizzare una nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale. I tempi sono maturi per allestire una vera e propria sanità di prossimità.
La soluzione è rappresentata dalla realizzazione,laddove sarà possibile, delle Case della Salute in grado di ospitare nello stesso sito i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, tra questi gli ambulatori di Medicina generale e di specialistica ambulatoriale.
“Il Senatore Fazzone naturalmente dell’ospedale della sua città che andrebbe riconvertito non parla – ha aggiunto il candidato sindaco La Mura – Il ‘San Giovani di Dio’ continua a beneficiare di investimenti in termini di risorse umane e di potenziamento tecnologico a fronte dell’ospedale di Formia che continua a subire indiscriminati tagli. Ora basta. La mia amministrazione, a prescindere dalle disposizioni nazionali in materia di politiche finanziarie, non sarà inerme e non subirà alcuna decisione calata dall’alto.
Il candidato sindaco della coalizione “Formiamo il futuro” annuncia un pacchetto di proposte che sottoporrà all’attenzione della direzione generale dell’Asl di Latina per realizzare un nuovo modello di assistenza domiciliare che per le famiglie può essere di diverso tipo: programmata, integrata, Rsa, Hospice.
L’ufficio adibito a questo tipo di assistenza esiste ed è il Pua, il Punto Unico di Accesso, che si trova ubicato presso la sede del distretto socio sanitario a Gaeta: “Su questi argomenti sensibili da parte del Senatore Fazzone o da qualcuno che ha avuto voce in capitolo presso le competenti strutture regionali nessun pronunciamento – ha rincarato la dose il candidato sindaco Amato La Mura – Il Pua laddove opera è una struttura poco funzionale perché poco baricentrica e sprovvista del servizio del trasporto pubblico. La decisione di realizzare presso il ‘Monsignor Luigi Di Liegro’ il centro diagnostica appare assai discutibile e infelice perché si continua a sottovalutare la vocazione aziendale del ‘Dono Svizzero’, quella dell’emergenza. L’ospedale di Formia, invece, continua ad essere volutamente una scatola vuota. Dobbiamo adoperarci per la realizzazione sì del Policlinico del Golfo ma, in attesa che diventi una piacevole realtà, sono pronto a lavorare per il rilancio del ‘Dono Svizzero’. Lo farò come sindaco di Formia e come primario medico. Il nostro ospedale, baricentrico tra due metropoli come Roma e Napoli ma lontano dall’altro Dea provinciale, il “Santa Maria Goretti” di Latina, può diventare di nuovo un punto di riferimento per la sanità pubblica per il territorio pontino ma anche per quelli confinanti. E la città – ha concluso il dottor Amato La Mura – ne trarrà vantaggi anche per un settore storico della sua economia,quello del terziario”“