Giuseppe Gentile, nasce a Formia il 18 marzo 1925, e fin da ragazzo dimostra una forte inclinazione per la musica. La predilezione per gli strumenti a fiato lo portò a suonare il saxofono ma soprattutto con una grande passione e trasporto il clarinetto. Le modeste origini, purtroppo n
on gli permisero di dedicarsi professionalmente alla musica, infatti come professione faceva il bidello presso la scuola Magistrale M.T. Cicerone curando anche con notevole impegno la biblioteca dell’Istituto.
Ma la musica era la vera passione di Peppino, lui ce l’aveva nel DNA e con altr
i colleghi di lavoro fondò la “Bidellis’ Jazz College”. La sua Band partecipò nel 1959 ad una famosa trasmissione televisiva, che i non più giovani
sicuramente ricorderanno, “Il Musichiere” condotta dal bravo Mario Riva, che gli valse il titolo di “Bidello più celebre d’Italia”.
La bravura e la simpatia di Peppino conquistarono presto i telespettatori e gli allora dirigenti della RAI, che l’anno successivo lo richiamarono come ospite in una trasmissione per ragazzi condotta da Silvio Noto: “Piccolo Mondo”. In quest’occasione la band di Peppino interpretò, per restare in tono con la trasmissione dedicata ai ragazzi, una “Arriva il Direttore”. La popolarità di Gentile e il suo gruppo lo portarono ad avere altre apparizioni sul piccolo schermo, più volte chiamati da Silvio Noto e da Cino Tortorella nella sua “Fiera di Mago Zurlì”. Partecipò inoltre ad un’altra trasmissione di intrattenimento televisivo presentata sempre da Silvio Noto e Anna Maria Xerry: “Punto contro Punto”.
La passione per la musica e la sua professionalità lo portarono anche ad incidere alcuni dischi che ebbero un discreto successo soprattutto in ambito locale, in particolare di ricordo di un “Dante Twist” che con il suo motivetto molto orecchiabile mi rese più simpatico l’Alighieri e la su Divina Commedia. Un merito particolare il nostro Peppino lo ebbe quando decise di fare il salto di qualità, si rimise a studiare e riuscì a prendere l’abilitazione all’insegnamento della musica.
Così il nostro caro bidello si trasformò in un vero e proprio insegnate di musica. Riuscì a trasmettere la sua passione per la musica anche in famiglia: mi ricordo di avere ascoltato con molta emozione Peppino e il figlio Michele al pianoforte nel dicembre del 2000 in una serata musicale al Teatro Ariston di Gaeta, organizzata dall’Associazione Culturale “Alpheus music” a favore dei bambini del Madagascar; e in quell’occasione i due ottennero l’applauso più fragoroso dal pubblico presente in sala quella sera.
Lo stile particolare, la passionalità tipicamente meridionale che infondeva nelle sue esecuzioni gli valsero il soprannome di “Benny Goodman formiano”. Ma a me piace oggi anche ricordarlo per la sua umiltà che lo distingueva e per come raccontava delle sue esperienze televisive ……… ce lo fa oggi ricordare con molto rimpianto a distanza di poco più di sedici anni dalla sua scomparsa avvenuta il 28.11.2002.
Fotografie:
- il primo complesso di Gentile, antecedente ai “Bidelli’s Jazz College” e in uno degli ultimi concerti pubblici;
- Un articolo dell’epoca che racconta l’esperienza avuta da Gentile in Televisione;
- una cartolina del nostro musicista;
- un articolo che parla della seconda esperienza televisiva di Gentile
- un’immagine della storica batteria dei “Bidelli’s Jazz Collage”.
- La copertina di un 45 giri inciso con il gruppo “Aldo e i suoi Bidelli”