Il progetto MadreTerra nasce dall’incontro tra il Parco Riviera di Ulisse e l’associazione Terraprena. Si tratta di un contenitore di attività rivolte in primo luogo alle neo mamme e, più in generale, alle madri – ma anche ai padri – che non vogliono vivere in solitudine le gioie e i dolori dell’essere genitori. Focus del progetto è, quindi, la cultura della genitorialità consapevole, soprattutto in relazione all’ambiente che ci circonda, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità e al territorio. Il primo atto sarà Mammerenda, il gruppo aperto di incontro e sostegno tra mamme con bambini piccoli (0-6) per la condivisione dei bisogni, delle strategie e delle buone pratiche. Gli incontri- i primi il 30 giugno e il 9 luglio – si svolgeranno a Formia presso l’aula didattica all’aperto dell’area di Gianola inaugurata l’anno scorso dalla Presidente del Parco Carmela Cassetta che, oggi più che mai, crede molto nell’importanza dell’incontro e del ritrovarsi.
Afferma: «Per il mestiere più difficile del mondo, quello delle madri, nessuna nasce “imparata”. E non esistono scuole che possano insegnarci a prenderci cura delle nostre figlie e dei nostri figli. Ma soprattutto, e questo voglio urlarlo, non c’è alcuna cultura del prendersi cura di noi stesse! Allora sedersi in cerchio con gioia, ritrovare negli sguardi delle altre le nostre stesse paure e preoccupazioni è, spesso, il primo passo per sconfiggerle”. Non il classico corso preparto. Quelle studiate da Terraprena sono, invece, attività di vario genere: benessere in gravidanza e buona nascita; allattamento materno; babywearing e l’arte del contatto; eco-bebè e buone pratiche; alimentazione e cura del bambino e della madre; educazione dei bambini in natura. Tutte sono accomunate dall’essere svolte in natura, per reinventare il ruolo della donna e riscoprire la profonda connessione tra l’essere madre di un bambino e madri della vita su questo pianeta. L’Ufficio Comunicazioni del Parco evidenzia che da Madre Terra si possono cogliere infiniti insegnamenti e opportunità di crescita comune; rafforzare la connessione che esiste tra la maternità intesa come crescita dei bambini fin dall’utero materno e l’ambiente in cui viviamo. E già solo imparare a riconoscere questa semplice quanto potente sinergia può aiutare a creare modelli virtuosi, utili non solo al benessere psico-fisico della persona ma anche al benessere ambientale.