Nel consiglio comunale dei giorni scorsi, la sindaca di Formia Paola Villa ha sottolineato l’importanza di tutelare le sorgenti naturali di Mazzoccolo e Capodacqua. Una questione questa, ribadita anche questa mattina dalla sindaca dopo i sopralluoghi effettuati: “Questa è una delle nostre sorgenti naturali, la Mazzoccolo, dalle quali prendiamo acqua di “estremo pregio e di migliore qualità”, come è stata più volte definita dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambiente dell’Università La Sapienza di Roma”.
“Lo scorso 20 maggio – ha continuato a spiegare la sindaca – nella delibera votata in consiglio comunale, oltre la salvaguardia delle sorgenti Mazzoccolo e Capodacqua, c’è il no assoluto all’istallazione dei dissalatori; l’utilizzo dei pozzi dei “25 ponti” solo come fonte di riserva, motivando la loro estrema fragilità per probabile cuneo salino la dove si dovessero sfruttare troppo; raccogliere adesione di altri comuni dell’ATO per richiedere una ispezione amministrativa del gestore; riprendere il processo di pubblicizzazione in seno all’Assemblea dei Sindaci”.
Durante l’assise comunale si è inoltre rendicontato anche quanto seguito, preteso ed ottenuto dal luglio 2018 ad oggi, per le dispersioni di rete idrica. Secondo quanto emerso sarebbero stati recuperati circa 80l/sec per il rifacimento della rete a Formia est (via Palazzo, via san Pietro, via Appia lato Napoli), altri 10l/sec per la sostituzione della tubatura presso il serbatoio di Sant’Antonio e circa 7l/sec per il rifacimento della tubatura di via Balzorile.
“Siamo ancora lontani da quanto il gestore si era impegnato a recuperare dopo l’emergenza idrica del 2017 – ha concluso la Villa – si può e si deve fare molto di più. Una cosa emerge chiaramente: è inutile che il gestore Acqualatina continui a procacciare nuove fonti idriche come i pozzi e la condotta Cellole-Minturno se la dispersione continua ad essere così elevata. Bisogna puntare sul recupero della rete e sulla salvaguardia e protezione delle nostre sorgenti”.