“Malamovida” nel Borgo di Mola: lo sfogo dei titolari dei locali
Il quartiere di Mola e nello specifico Via Abate Tosti sono diventati teatro di tensioni crescenti tra residenti e imprenditori locali. La “malamovida”, come ormai viene chiamata sui social e nelle prime pagine dei quotidiani locali, continua a dividere l’opinione pubblica, residenti e imprenditori.

L’incubo di una notte di mezza estate
“Ore 22.30. Incubo di una notte di mezza estate”. Inizia così il lungo sfogo su Facebook che riassume il sentimento di frustrazione dei titolari delle attività di ristorazione di Via Abate Tosti. La “malamovida formiana” è al centro delle polemiche da anni: i residenti lamentano musica alta fino alle prime ore del mattino, schiamazzi, occupazione incontrollata del suolo pubblico, mancanza di servizi igienici con persone che urinano e vomitano per strada, auto che sfrecciano pericolosamente e una generale sensazione di insicurezza. Elementi che hanno fatto scattare denunce da parte di un comitato di residenti e appelli dalle forze di opposizione in Consiglio Comunale.

La voce dei residenti
Dietro alle richieste del comitato di quartiere si celano le voci di molti residenti che, stanchi della situazione, esprimono la loro rabbia e preoccupazione. “Questi imprenditori che sono venuti in massa in un centro storico e la vogliono fare da padroni,” si legge in uno dei commenti. Un altro aggiunge, “Che le attività se ne vadano in riva al mare“. Ma chi sono davvero questi imprenditori?

La difesa delle attività commerciali
In un post pubblicato da Veronica Fedele, una delle esponenti dell’associazione degli imprenditori, sul frequentatissimo gruppo Facebook ecco la difesa delle attività commerciali: “Sono circa 30 le attività commerciali coinvolte, rappresentanti di 30 famiglie e diverse centinaia di persone che dipendono dal lavoro nel Borgo di Mola.” Gli imprenditori rispondono alle accuse sottolineando come, in otto anni di autofinanziamento, abbiano trasformato un’area degradata in un punto di ritrovo vivace e sicuro, evitando l’abbandono e il degrado urbano. “Le attività sono i mostri da combattere, non una risorsa che ha permesso di non far stanziare topi, barboni e discariche nella vecchia via Appia,” si legge nella risposta sui social.

Luci spente e polemiche accese
A complicare ulteriormente la situazione, gli imprenditori comunicano che da oggi le caratteristiche luci che illuminano Via Abate Tosti rimarranno spente dal venerdì alla domenica, dalle 20 alle 24. Questa decisione, presa in risposta alle lamentele dei residenti, ha scatenato ulteriori polemiche. Gli imprenditori sottolineano che nel 2019, l’illuminazione era stata autorizzata dal comune con tanto di relazioni tecniche.


La “politica” del quartiere
Gli imprenditori, esasperati, lanciano un appello: “La politica fatela nelle aule consiliari, non sulla pelle di chi con il lavoro ci campa.” La tensione è palpabile e la necessità di un dialogo costruttivo tra residenti, imprenditori e amministrazione comunale è più urgente che mai.

Il Borgo di Mola è ora un campo di battaglia tra due visioni opposte: quella di chi vuole preservare la tranquillità del quartiere e quella di chi vede nelle attività commerciali una risorsa indispensabile per la comunità. Troveranno un punto d’incontro? Solo il tempo lo dirà, ma intanto le notti d’estate nel Borgo di Mola continuano ad essere animate da polemiche e tensioni.