La villa romana di Gianola, azioni per la difesa. L’opinione dell’architetto Salvatore Ciccone- Dopo l’incontro pubblico del 28 aprile scorso sul tema riguardante la villa di Gianola quale risorsa da conoscere e difendere, promosso dalle associazioni Gianolamare e Janus con i comitati civici di Acqualonga e Santa Croce in presenza del parroco don Carlo e del prof. Pasquale Scipione; l’architetto Salvatore Ciccone ha presentato una serie di informazioni importanti relative alla villa, esprimendo la problematica dei pur necessari interventi di conservazione delle strutture e di quelli adeguati alla pubblica fruizione, nel rispetto del contesto naturale in cui i monumenti si sono integrati nei secoli e che rappresentano la caratteristica distintiva dell’intera Area Protetta, la cui tutela è prescritta nella legge regionale n.15/1987 istitutiva del Parco Suburbano di Gianola e del Monte di Scauri.
La villa romana di Gianola, azioni per la difesa. L’opinione dell’architetto Salvatore Ciccone- Alla luce degli ultimi sviluppi circa il protocollo d’intesa tra il Parco regionale, la Soprintendenza di Stato e il Comune di Formia che gestirà l’area archeologica di Gianola, l’architetto Salvatore Ciccone studioso della storia architettonica del territorio ed in particolare di questa villa su cui ha preparato studi, disegni e progetti dagli anni universitari fino ad oggi, si pronuncia così:-” Questo protocollo d’intesa, in teoria, aumenta le opportunità per un miglioramento sociale e per l’offerta turistica, in pratica, trasferisce all’Amministrazione civica l’imbarazzante intervento che la stessa Soprintendenza, col benestare dell’Ente regionale, ha realizzato incredibilmente, compromettendo l’ambiente, il paesaggio e gli stessi resti archeologici benché il tutto sia tutelato dalla legge istitutiva del Parco, proprietario inoltre di ben 9 ettari dell’Area.
La villa romana di Gianola, azioni per la difesa. L’opinione dell’architetto Salvatore Ciccone- Così il sito frequentato dai flussi turistici e diffuso attraverso i social, esporrà la Città di Formia a una critica di certo non favorevole e a danni di immagine per una intera Comunità nonché a condividere responsabilità di una palese violazione delle norme, in particolare di tutela paesaggistica. Il convegno del 28 aprile scorso infatti si proponeva di divulgare i valori dell’area archeologica sul promontorio di Gianola compreso nell’Area Naturale Protetta del Parco regionale naturale Riviera di Ulisse, potenziale risorsa per il miglioramento sociale e di una rigenerazione urbana del quartiere e della zona limitrofa.