Era l’anno 1977 quando fu rinvenuta questa statua a pochi metri del Sepolcro di Tulliola dal nostro concittadino Arch. Salvatore Ciccone.
Fu il Principe di Caposele, per primo nel 1798, a riferirci di questo reperto che lui stesso aveva intravisto tra i rovi che attorniavano il sepolcro di Acervara.
Pochi sanno che Erasmo Gesualdo e lo stesso Principe Ligny di Caposele pensavano che il vero Sepolcro di Cicerone fosse il Sepolcro Romano posizionato sulla collina di Acervara.
Pasquale Mattej, invece, ha sempre sostenuto doversi trattare del Sepolcro della figlia del grande Oratore, confermato anche dalla narrazione di Celio Rodigino intorno al 1500.
Il ritrovamento di questo reperto ad opera dell’arch. Salvatore Ciccone rafforza ancor più l’ipotesi del Mattej.
Ora questa statua femminile , priva di testa, di mano sinistra nonché abrasa e scheggiata in più parti, è esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Formia, inventariata con il numero 88900.
Il reperto, in pietra calcarea h. mt 1,30, è attribuito alla prima metà del primo secolo a.C.
Le ultime due immagini sono tratte da un articolo del 1980 pubblicato da S. Ciccone sulla Gazzetta di Gaeta.