La scrittrice Francesca Iannello: “L’eredità di Cassandra” e la Magia della Sorellanza – Il mondo della letteratura fantasy si arricchisce con il debutto di Francesca Iannello, autrice del romanzo “L’eredità di Cassandra”. In questa intervista, l’autrice condivide le ispirazioni dietro la sua opera e i temi centrali che la permeano.
Francesca, classe 1992 e originaria di Formia, ha sempre nutrito una forte passione per la narrativa e la scrittura. Dopo aver conseguito la laurea in lettere all’università di Cassino, ha intrapreso un corso di laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale a Parma, che l’ha portata ad iscriversi all’albo dei Giornalisti pubblicisti. Parallelamente alla sua attività di cronista, Francesca ha sviluppato la sua creatività scrivendo racconti ispirati a volti e storie del suo quotidiano, trasformandoli in un universo fantastico. “In un momento di vulnerabilità, le gemelle del mio libro si sono materializzate nella mia mente, soprattutto Giada, che è diventata il mio alter ego,” racconta.
Nel cuore di questo mondo incantato si snoda la storia di tre gemelle – Ambra, Agatha e Giada – pronte a intraprendere un’avventura magica. Mentre Ambra ha il potere di trasformare oggetti in gioielli e Agatha vive dell’immaginazione che dà vita a sogni, Giada si sente diversa, intrappolata in un limbo di incertezza. La sua vita cambia nel momento in cui incontra un misterioso gatto senza coda, Koodah, che la guiderà attraverso un viaggio onirico. In questo percorso, Giada scopre di essere la prossima apprendista lunare, foriera di un’eredità straordinaria. Con l’ausilio degli spiriti degli antenati e del leggendario orologio lunare, la giovane strega affronta il suo destino e si prepara a combattere contro Madame, la preside dell’Accademia del Giorno e della Notte, un’entità con un oscuro passato legato alla sua bisnonna Cassandra.
La scrittrice Francesca Iannello: “L’eredità di Cassandra” e la Magia della Sorellanza – Tuttavia, quando una compagna dell’Accademia scompare in circostanze misteriose, Giada e le sue sorelle si trovano coinvolte in un complotto che supera ogni loro aspettativa. Mentre si avventurano nel regno dei sogni, emergono segreti inquietanti e rivelazioni sorprendenti che accendono una battaglia tra il bene e il male, culminando in un confronto finale mozzafiato.
Francesca Iannello si distingue per l’accento posto sui personaggi femminili nel suo romanzo. “Volevo evidenziare la sorellanza e la solidarietà tra donne, un tema molto attuale. Le streghe nel mio libro tramandano i loro poteri di generazione in generazione, creando un connubio di magia e femminilità,” spiega l’autrice. I protagonisti, ricchi di influenze mitologiche, dimostrano l’abilità di Francesca nel tessere elementi antichi in una trama fresca e contemporanea. “Ho sempre amato la mitologia greca; per me è una pietra miliare. Con ‘L’eredità di Cassandra’, ho voluto creare un mondo dove il fantasy si fonde con i miti antichi”, dice con soddisfazione.
La figura di Madame, rivelatasi una vampira e una sorella adottiva di Cassandra, arricchisce ulteriormente il racconto, rappresentando le complessità nei legami interpersonali. “Volevo che ogni ‘cattivo’ avesse una backstory, perché dietro ogni azione c’è sempre una ragione,” aggiunge Francesca, sottolineando la profondità dei personaggi.
La sua opera si profila così come una riflessione sui legami umani, sulla crescita personale e sull’importanza della solidarietà femminile. “In un tempo in cui l’odio sembra prevalere, credo sia fondamentale lavorare per costruire reti di sostegno tra donne, a prescindere da età, e origine,” conclude l’autrice.
Con “L’eredità di Cassandra”, Francesca Iannello invita i lettori a esplorare un mondo dove la magia non risiede solo nei poteri, ma anche nei legami affettivi e nei valori di sorellanza, che oggi più che mai necessitiamo di riscoprire. “Il libro è una riflessione sul viaggio alla ricerca di sé stessi e del proprio scopo nel mondo,” afferma, facendo eco al messaggio di crescita personale e connessione profonda che permea l’intera narrativa.