Finalmente il completamento della ferrovia regionale “Formia Gaeta – Minturno – Cassino” è divenuto una delle priorità assolute della rete infrastrutturale del Lazio e dell’intero Centro – Sud Italia. Tutto ebbe inizio il 25 febbraio 1863 quando fu inaugurata la stazione ferroviaria di San Germano, divenuta poi Cassino quando la città cambiò denominazione. La commissione bilancio alla Regione Lazio, accogliendo un emendamento del gruppo di Forza Italia alla Pisana, ha inserito l’opera nel “Documento di economia e finanza regionale 2020 anni 2020 – 2022, considerandola tra gli obiettivi strategici da perseguire nel prossimo triennio. Il consigliere regionale Pino Simeone, esponente politico formiano, interviene sul tema che puntualmente torna all’attenzione dell’opinione pubblica e spiega il perché dell’emendamento proposto da Forza Italia: “Il completamento della ferrovia regionale Formia – Gaeta – Minturno – Cassino non è più rimandabile.
Eppure il presidente Zingaretti non ha inserito questa opera tra gli obiettivi strategici della Regione Lazio. Ha preferito rendere il documento di programmazione economica e finanziaria un riassunto, anche riuscito male, di sogni. Manca la concretezza. Non ci sono le risposte alle esigenze dei cittadini. Per questo, anche a seguito dell’approvazione da parte del consiglio regionale, a dicembre 2013, dell’ordine del giorno che puntava all’inserimento di questa infrastruttura nel piano triennale delle opere pubbliche del Lazio, ho presentato un emendamento al fine di completare l’opera che è sostegno decisivo per la modernizzazione e l’accessibilità del nostro territorio, per la valorizzazione dei sistemi produttivi locali e il completamento delle strutture collegate al Porto di Gaeta”.
Venti anni or sono ero direttore responsabile del settimanale L’Inchiesta e riservammo più articoli a tale tema. La speranza di una linea ferroviaria che “umanizzasse” il viaggio dal Golfo di Gaeta al Cassinate che ora è reso difficile da una superstrada pericolosa, e, inoltre, flagellata da continui autovelox. Si è voluto lentamente dagli anni sessanta ad oggi previlegiare il traffico viario a quello ferroviario e si vedono i drammatici risultati. Oltretutto nel Lazio le linee ferroviarie regionali sono tenute in uno stato pessimo. Pino Simeone aggiunge: “Il collegamento su ferro, sulla linea Roma – Napoli, tra Cassino ed il porto di Gaeta, con la connessione delle province di Frosinone e di Latina, crea di fatto una intermodalità trasversale in tutto il Lazio e una piattaforma logistica fondamentale per lo scambio delle merci e per lo sviluppo economico dei territori.
Oggi, in un’ottica di incremento e di miglioramento del sistema infrastrutturale della provincia di Latina e del Lazio, è fondamentale integrare il trasporto passeggeri, alleggerendo il traffico su gomma, con quello che rappresenta uno snodo strategico per il trasporto e la commercializzazione delle merci, vista anche la vicinanza del MOF – Mercato Ortofrutticolo di Fondi. Vantaggi indiscutibili potranno esserci anche per il collegamento diretto dello stabilimento Fiat con il Porto di Gaeta conseguente al proseguimento della linea ferroviaria fino a Cassino. Il Lazio non è solo Roma, ma evidentemente Zingaretti non se ne è accorto”. La sua realizzazione: questa è una storia che tutti noi giornalisti vorremmo raccontare…al più presto e definitivamente.