Incontro con Giuseppe Fidaleo. La passione di un arbitro che raggiunge le mille gare – “Giuseppe, ha raggiunto un traguardo straordinario: mille gare dirette. Come si sente a riguardo?” “È un’emozione indescrivibile. Quando ho iniziato la mia carriera arbitrale nel 1994, non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Ogni partita è stata un’esperienza unica, e ora che guardo indietro, sono grato per ogni singolo momento trascorso sui campi.” “Può raccontarci come è iniziato tutto?” “Certamente! Ho iniziato frequentando un corso per arbitri a Formia, dove ho superato l’esame finale nel dicembre del 1994. All’epoca, le pratiche burocratiche erano molto diverse rispetto a oggi, e ci è voluto del tempo prima di ricevere l’ufficializzazione come arbitro effettivo, avvenuta solo ad aprile del 1995. Nel frattempo, ho avuto l’opportunità di dirigere alcune gare di pulcini nel torneo natalizio ‘Treglia Bernardino’.”
“Qual è stato il suo esordio ufficiale?” “Il mio esordio ufficiale è avvenuto il 29 ottobre 1995, nella categoria ‘esordienti’ nel calcio a 11. Da lì ho iniziato a scalare le categorie, arrivando nella stagione 1998/1999 a dirigere nelle Juniores Regionali, un totale di 14 gare arbitrate.” “Ha avuto esperienze anche nel calcio a 5, giusto?” “Esatto. Nella stagione 1999/2000 ho diretto la mia prima gara di calcio a 5. Nel corso degli anni, ho avuto l’occasione di dirigere eventi di grande rilievo, come la finale per il terzo e quarto posto di Coppa Lazio Ca5 serie C1 nel 2010. È stata una grande soddisfazione e un riconoscimento del mio impegno.”
“E non solo calcio a 5, giusto? Ha esplorato anche altri ambiti.”“Sì, ho avuto esperienze in vari contesti. Ho arbitrato gare di Beach Soccer, partite di calcio femminile e anche competizioni per sordomuti. Nel 2013 ho diretto la finale femminile del torneo universitario di Roma e ho avuto l’onore di arbitrare finali di Coppa Lazio sia maschili che femminili in diverse stagioni.”
“Ha anche ricoperto ruoli associativi, giusto?” “Sì, dal 2007 al 2009 sono stato membro del Consiglio Direttivo della Sezione di Formia come responsabile del Calcio a 5. Successivamente, dal 2017 al 2019, sono stato referente per le comunicazioni Ca5 nella Sezione di Latina. È stato gratificante contribuire anche a livello organizzativo.”
“Parliamo dei riconoscimenti. Ha ricevuto diversi premi nella sua carriera. Lei è stato premiato dalla sezione AIA di Latina per le mie prestazioni nel campionato di Ca5 e ricevuto il premio CAVALCANTI e, più recentemente, il prestigioso premio CINTO. Questi riconoscimenti sono un segno di apprezzamento per il duro lavoro e la passione che ha messo in ogni partita. Ora che ha raggiunto mille gare, cosa pensa di fare in futuro?” “Ho deciso di terminare la mia carriera da direttore di gara. È stata una decisione difficile, ma ho la maturità e la consapevolezza che ogni cosa ha il suo tempo. Dopo 31 anni in cui ho vissuto emozioni indescrivibili, è giunto il momento di appendere il fischietto. Ma non escludo la possibilità di intraprendere una carriera come osservatore arbitrale. Chissà, magari un giorno festeggerò anche mille gare da osservatore!”
“È un grande traguardo, Giuseppe. Qual è il messaggio che vuole lasciare a chi inizia ora la carriera arbitrale?” “Il messaggio che voglio trasmettere è di avere sempre passione e determinazione. Ogni partita è un’opportunità per imparare e crescere. Ci saranno momenti difficili, ma ricordi sempre perché ha scelto di arbitrare: per l’amore del gioco. Ogni fischio, ogni decisione è una parte di sé. E, come ho sempre detto, il fischietto rimarrà nel mio cuore per sempre.”