Formia, Acqualonga: incidente stradale. Centauro elitrasportato in un ospedale romano – Ancora un incidente stradale sulle strade del Golfo di Gaeta, ancora un incidente stradale “nella rotonda che non c’è di Acqualonga”. Solito posto, stessa dinamica. La pericolosità dell’incrocio viene segnalata da cittadini ed associazioni da molti, molti anni. Anche in questo incidente stradale ad avere la peggio è stato un centauro, un uomo a bordo della sua moto scontratasi con un’utilitaria. Il malcapitato è stato elitrasportato in un ospedale romano.
ARTICOLO CORRELATO DEL 15/07/2022 – Formia, agire ora in zona Acqualonga. Subito la rotonda – Il COMITATO INCOLUMITÀ STRADALE ABITANTI FORMIA e il COMITATO DI QUARTIERE CONTRADA ACQUALONGA in una nota stampa congiunta comunicano:
“Purtroppo è ormai dal lontanissimo 26 luglio 2011, data in cui il Comitato del quartiere Acqualonga presentò la sua prima raccolta firme, che fu avanzata, ai fini della massima sicurezza stradale, per l’improcrastinabile necessità di realizzare una rotatoria o, comunque, ogni altro funzionale adeguamento per l’attraversamento dell’incrocio sito sulla s.s. Appia bis Formia – Garigliano al km. 1+900 ( c.d. incrocio contrada Acqualonga ).
Tale esigenza nasceva dalla mancanza totale di sicurezza dovuta all’enorme intensità del flusso viario di portata nazionale; a tal proposito basti pensare che, da inoppugnabili e disponibili statistiche, questa arteria cittadina oggi sopporto un transito medio di circa duemila mezzi pesanti e decine di migliaia di autoveicoli !
A tal riguardo, in questa sede giova rimarcare, che già il primo giugno 2012, proprio nell’incrocio in oggetto moriva drammaticamente per incidente uno scooterista di 62 anni.
La sottolineata pericolosità è principalmente, ma non solo, dovuta all’impegno dell’incrocio per l’attraversamento o per la sola immissione delle centinaia di cittadini che dal quartiere Acqualonga scendono per confluire sull’ Appia; quartiere che , sia detto incidentalmente, è in costante espansione demografica.
Infatti già con missiva datata 02/05/2012 prot. 0011704 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – servizio di sicurezza stradale – sezione regionale circolazione e sicurezza stradale, in seguito ad accertamenti e dirette verifiche sullo stato dei luoghi, ebbe a riconoscere la pericolosità dell’incrocio e, nel dettare le linee d’intervento per l’Anas e per il Comune di Formia, si suggeriva la realizzazione di una rotatoria come da prescrizioni D.M. 19/04/2006 e si rimarcavano , inoltre, le responsabilità per eventuali incidenti con danni a persone o cose.
Con lettera datata 11/06/2012 nr. prot. crm 0015182-p, il dirigente area tecnica esercizio ing. Mattia, nonché il capo compartimento ing. Mele, seppur indirettamente, confermavano la pericolosità dello stato dei luoghi, affermando che , sin dagli anni novanta, in quel tratto stradale, proprio al fini della sicurezza, era stato fissato il limite di velocità’ a 50 km/h. Per di più nella medesima missiva l’Anas s.p.a, dichiarando la propria disponibilità per eventuali richieste e/o autorizzazioni, a tal riguardo informava anche il Comitato Acqualonga di una riscontrata inerzia da parte del comune di Formia.
Passando gli anni e continuando ad essere del tutto disattesi gli impegni assunti , in data 30 giugno 2014 fu promossa da parte degli abitanti del quartiere Acqualonga una seconda petizione indirizzata agli enti preposti per la messa in sicurezza della contrada; alla stessa fu data riscontro dall’Anas. con prot. 0017830 del 22/07/2014 . In detta nota a firma del capo compartimento dr. Fagioli si dichiarava,ancora una volta, una piena disponibilità alla progettazione, organizzazione e costruzione che sarebbe dovuta essere finanziata con fondi statali.
Cosicchè per la seconda volta dall’Anas veniva confermata la giustezza della necessità della realizzazione della rotatoria in questione; affermazione che oggi suona quasi come un invito per il Comitato per l’incolumità stradale degli abitanti di Formia e per il comitato del quartiere Acqualonga a rivolgersi in diverse e più opportuni sedi per quanto in successiva narrativa negato dalla stessa Anas nel 2021. Clicca qui per continure a leggere l’articolo.