Giovanni Baiano: L’importanza della prevenzione tumori. I casi nel territorio. Tutti i dati – Siamo in conferenza stampa presso la “Casa del Sole” in Formia. Il prof. Giovanni Baiano ci parla della situazione territoriale, provinciale e nazionale sui casi oncologici e ci presenta un progetto di prevenzione oncologica ideato nella Clinica Costa nonché annunciare che la Clinica stessa ha stipulato una convenzione con l’Università Tor Vergata che, annualmente, in numero di due, invierà specializzandi in chirurgia generale. La Clinica è stata selezionata dalla stessa Università dopo valutazione dei criteri di operatività e competenza sanitaria, accreditata ed inserita nella rete formativa delle scuole di specializzazione.

Sono presenti la dottoressa Laura Perna specializzanda – MIFS (Medici in formazione sanitaria), che affiancherà il prof. Baiano in sala operatoria e la dott.ssa Martina Di Fazio, responsabile del servizio di endoscopia digestiva. “I dati che andremo a riportare- dichiara il prof. Baiano- sono dell’AIRTum, l’Associazione Italiana Registri Tumori, tra cui quello della provincia di Latina, e risalgono al 2023. Questi dati si incrociano con quelli dello studio AIOM, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica. Rispetto agli ultimi dati 2020 si riscontrano 18.400 diagnosi in più di tumore. Quali spiegazioni? L’utilizzo di tecnologie avanzate nella indagine diagnostica, la sospensione e slittamento degli screening a causa del Covid 19, l’invecchiamento della popolazione”.

“Si è raggiunta in Italia la soglia del 20% di popolazione anziana. Le mutazioni genetiche cellulari, nel corso del tempo, date dal processo d’invecchiamento, possono portare a fenomeni di insorgenza tumorale. Nella nostra Clinica, ad esempio, seguiamo protocolli di cura che prevedono la chirurgia, la radio terapia, la chemioterapia, lo studio delle mutazioni genetiche e l’immunoterapia e dal 2018 stiamo seguendo oltre 600 pazienti. Si parla di maggiore prevalenza ossia del numero di persone viventi dopo un tumore”.

“In Italia abbiamo 3 milioni e 700 mila persone che sono in vita dopo un tumore. Nel caso della nostra Clinica grazie anche alla collaborazione del dipartimento oncologico del Dono Svizzero e ai laboratori per gli studi genetici. Tuttavia sulla rivista scientifica Lancet è scritto che si potrebbero evitare il 40% dei tumori. Come? Attraverso la prevenzione primaria, data da un corretto stile di vita, una corretta alimentazione che preveda l’assunzione di frutta e verdura, l’eliminazione dell’uso di tabacco e alcolici, la pratica di regolare attività motoria. La vita sedentaria favorisce l’insorgenza di patologie ed è bene avere cura del proprio stile di vita. Attraverso la prevenzione secondaria, nella quale rientrano gli screening cioè nel sottoporre la popolazione a controlli per fasce di età e a rischio patologie specifiche per favorire la tempestività di azione in caso di diagnosi tumorale.

Le politiche europee, in fatto di sanità, hanno come obiettivo nel 2025 l’adesione a campagne di screening che coinvolgano il 90% della popolazione. In Italia siamo ancora bassi, nella provincia di Latina intorno al 30%. Si ricorda che in Italia, il tumore più frequente è il carcinoma della mammella con 55.900 casi, quello al colon retto con 50.500 casi, al polmone con 44.000 casi, alla prostata con 41.100 casi, alla vescica con 29.700 casi. I progressi registrati sono, dal 2007 al 2019, 268.471 casi salvati da morte certa. Si può uscire dal tunnel del cancro e molte persone tornano ad una vita normale riuscendo a mandare in oblio i propri dati sanitari di pregressa patologia oncologica. Quali sono i tumori difficilmente curabili? Quelli causati dal fumo di sigaretta nelle donne, quelli al pancreas in entrambi i sessi. La prevenzione è importantissima”.

Chiediamo ora alla responsabile del servizio di Endoscopia digestiva dott.ssa Martina Di Fazio come accolgono i pazienti l’esame endoscopico: “Negli anni passati senza la sedazione era una indagine piuttosto fastidiosa. Oggi con la sedazione, questo tipo di intervento viene accolto con più serenità. Gli utenti del servizio sono rassicurati dai membri d’equipe e tutto procede per il meglio”. Chiediamo alla specializzanda dott.ssa Laura Perna come si è trovata nel passaggio dal policlinico di Tor Vergata alla Clinica Costa- Casa del Sole: “Ho accettato con entusiasmo questo trasferimento per motivi formativi, ho la possibilità di stare in sala operatoria col prof. Baiano e di apprendere molto, operare in ambito oncologico”.

Il Dottor Maurizio Costa

“Noi MIFS, io e la collega dottoressa Giorgia Baldini, abbiamo iniziato qui nel novembre 2023 e termineremo nel novembre 2024, rientrando operative in Tor Vergata l’una in chirurgia epato biliare e l’altra in breast unit continuando la specializzazione di durata quinquennale”. Domandiamo infine al prof. Baiano se l’alimentazione artefatta, con prodotti edulcoranti o in taluni casi contaminati da tossine possa indurre l’insorgenza dei tumori: “Certamente. Pensiamo alla terra dei fuochi, oppure di tutta la plastica di cui si nutrono i pesci. L’aumento delle plastiche nelle coronarie, nei vasi sanguigni. Un ambiente tossico, contaminato altera l’ecosistema e l’essere umano si ammala”.

Il Dottor Gianni Costa

“Pensiamo anche alle sostanze tossiche provenienti dalle foci dei fiumi e dai laghi che riversano in mare. Il collegamento fra ambiente ed esseri umani è imprescindibile, un danno all’uno implica un danno anche all’altro. Quale modo abbiamo per tutelarci? La L’adesione ad una campagna di screening che può essere motivo di ricerca e di intervento immediato a beneficio della salute. Pensiamo al risparmio economico in campo sanitario. Lo screening, all’utente iscritto è gratuito e può salvare vite umane contro un percorso di cura che può rivelarsi esoso per il SSN. La Clinica Costa – Casa del Sole sta mettendo a punto la possibilità di effettuare uno screening legato al servizio di endoscopia digestiva per i tumori al colon retto, attraverso l’esame di sangue occulto nelle feci. Saranno comunicate le informazioni adeguate. Ciò non vuole sostituire il lavoro delle ASL ma coadiuvare, supportare le campagne di prevenzione che purtroppo dalla pandemia in poi si sono ridotte”.