Il Circolo G. Piancastelli – G. Diana del Partito Democratico di Formia è categorico: “Il futuro del Golfo di Gaeta non può essere oggetto di negoziazione e di campanilismo: il pontile Idrocarburi Eni Petroli off-shore è l’unica ipotesi possibile”. Il PD si allinea sulla stessa posizione del governo cittadino formiano senza mezzi termini: “Il tema della concessione del pontile idrocarburi Eni Petroli, scaduta nel 2017, non può diventare oggetto di speculazione politica e né tantomeno può essere derubricato a semplice questione privata tra l’amministrazione di Gaeta, l’ENI e l’Autorità Portuale, ma è un argomento che rischia di condizionare il futuro dell’intero comprensorio e va trattato difendendo gli interessi di “comunità” e non quelli di “famiglia”.
Ciò non ci consente di fare ecumenici appelli al dialogo tra le amministrazioni del Golfo, poiché l’Area Sensibile può essere realizzata esclusivamente con lo spostamento off-shore del pontile petroli e degli allevamenti di pesci, oltre con il contenimento entro le aree di concessione dei mitili (oggi in lenta espansione). Per questo ogni ipotesi di ampliamento del pontile Eni e di un suo possibile spostamento in località Conca (e quindi più vicino alle spiagge di Vindicio), non solo ci vede fermamente contrari, ma costituisce un’opzione che non dovrebbe neanche essere presa in considerazione se si ha a cuore il futuro del nostro comprensorio. L’unica alternativa attualmente valutabile, a nostro avviso, dovrebbe riguardare la possibilità di spostare tale criticità dal centro della città di Gaeta e allocarla off-shore, liberando l’intero Golfo da una “bomba ambientale”. La salute e la salvaguardia del nostro mare rappresentano la più grande ricchezza per ogni cittadino del Golfo, pertanto non sono negoziabili ne passibili di essere piegate agli interessi di una parte”. Quindi il PD formiano ricorda: “L’azione dell’amministrazione Bartolomeo è stata puntale ed efficace nel bloccare i “folli” progetti riguardanti l’installazione nel nostro Golfo di allevamenti di tonni (che avrebbero causato un danno di rilevante impatto) e nell’ottenere da parte della Regione Lazio la dichiarazione del Golfo di Gaeta come Area Sensibile con l’impegno allo spostamento oltre Punta Stendardo degli allevamenti di spigole e di orate”.
Quindi il Partito Democratico conclude osservando: “Fa bene l’attuale amministrazione di Formia a continuare su questa linea di rigore e di buon senso. Avrà tutto il nostro appoggio in questa battaglia, oltre che l’appoggio di tutti i cittadini del Golfo che hanno a cuore la salute e il futuro del nostro mare”. In effetti dalla sua caduta come sindaco è la prima mobilitazione formiana che vede presente anche Sandro Bartolomeo. Nessuno vuole lasciare Paola Villa a indossare da sola la veste di Giovanna d’Arco, divenendo l’eroina della città. Ma chi scrive si chiede: quando decollerà l’Area Sensibile, che – in effetti – è un teorema ambientale esistente solo sulla carta. La Regione Lazio e il governatore Nicola Zingaretti potrebbero fare molto ma per ora il silenzio è assordante. Il PD riconosce, ad esempio, che la concessione dei mitili è in lenta espansione ma chi dovrebbe controllare? È ormai l’ora che la Regione esca dal letargo.