Il “Tempio della cremazione”, questo il nome di un potenziale forno crematorio che potrebbe sorgere a Formia, ed è anche l’ultima iniziativa ad essere nell’occhio del ciclone che sta facendo ampiamente discutere.
La proposta, presentata al Comune di Formia da una società di formiana, , si presenta come un project financing, con un importo dei lavori superiore al milione di euro, per la progettazione, costruzione nonché manutenzione ordinaria e straordinaria di un forno crematorio denominato il “Tempio della cremazione”, affidato alla società per la durata di 30 anni e che sorgerebbe accanto al cimitero di Formia. Proprio il 30 giugno scorso, l’ente comunale ha incaricato un tecnico di esaminare la proposta della società e valutarne eventualmente la fattibilità.
Già nei mesi scorsi alcuni residenti avevano espresso perplessità circa la realizzazione del forno per la cremazione. Perplessità che negli ultimi giorni sono sfociate in una petizione che sta girando online, per impedire che la realizzazione del “Tempio della cremazione” avvenga nel centro città.
Secondo alcuni cittadini infatti, quello che preoccupa maggiormente sarebbe l’impatto ambientale che l’attività della struttura avrebbe: “Il principale impatto ambientale di questo tipo di impianti riguarda l’aria – hanno spiegato – durante la cremazione nei forni si ha produzione di inquinanti atmosferici, in particolare: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti.
Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio, dall’amalgama presente nelle otturazioni dentarie, zinco, specialmente nel caso delle cremazione di tombe estumulate, diossine-furani. Inoltre – hanno continuato – durante il processo di incenerimento e durante il processo di abbattimento degli inquinanti presenti nei fumi, vengono prodotti rifiuti speciali.
In un crematorio si producono rifiuti rappresentati soprattutto da: polveri, fanghi, filtri, reagenti ed altri rifiuti derivanti dalla depurazione dei fumi; materie solide che restano nell’interno delle camere di combustione o che possono da queste essere evacuate”. E ancora: “Formia è una realtà unica al livello paesaggistico e culturale. Trovo vergognoso che si pensi a questo invece di recuperare aree archeologiche come le grotte di Sant’Erasmo o marina di Castellone”.