Il maestro formiano Fabio Pedagna sbarca in Gran Bretagna – Fabio Pedagna, docente istruttore coreografo e direttore artistico, da Formia è volato a Londra proprio a ridosso dei funerali della Regina Elisabetta II per seguire un corso di formazione in materia di nuove tecniche di insegnamento e organizzazione delle scuole di ballo, e nel contempo per avviare solidi rapporti di interscambio culturale e artistico con il mondo del ballo Oltremanica. Trasferta londinese assai proficua, dunque, per il noto professionista del Golfo che per l’occasione ha avuto di modo di conoscere da vicino l’universo del ballo della City.
Il maestro formiano Fabio Pedagna sbarca in Gran Bretagna – Altro che fumo di Londra. Pedagna ha conosciuto Elder Sanchez e si è confrontato con il gotha british della coreografia. Per il maestro Pedagna e per la Fibes è stata senza dubbio una trasferta memorabile e un trampolino di lancio per future collaborazioni artistiche. Il bagaglio londinese si rivelerà fruttuoso da qui ai prossimi mesi per il famoso coreografo in vista della ripresa delle attività danzanti e di nuovi appuntamenti e incontri nelle scuole del territorio, i Licei Scientifici Sportivi innanzitutto. Sarà infatti questa l’occasione favorevole per Fabio Pedagna per far conoscere quanto ha appreso durante i corsi seguiti a Londra. Un’esperienza di spessore da trasmettere ai giovani appassionati di arte coreutica.
ARTICOLO CORRELATO – Fabio Pedagna, Il re delle balere, firma il protocollo di intesa con Butabest: È stata inaugurato il mese scorso il sodalizio con la Hungarian Dance Academy. Nei giorni scorsi infatti, il maestro si trovava proprio in Ungheria dove ha incontrato la Manager di uno dei più autorevoli istituti ungheresi, nato negli anni cinquanta dall’unificazione della Royal Opera House magiara con la Dance Artist School e, oggi, college riconosciuto a livello internazionale. “Sicuramente una prestigiosa occasione di scambio culturale Italia-Ungheria – ha dichiarato il maestro – che vede la danza come strumento di dialogo interculturale”. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.