Il Derby di Basket Scauri – Formia nel campionato nazionale di serie B si farà. Il 9 luglio era l’ultimo giorno utile. La sera prima presso la Terrazza Morelli vi era stato l’ennesimo incontro tra la dirigenza del Basket Scauri e il gruppo dei sostenitori – quello risolutivo – per fare il punto sulle iniziative di supporto necessarie a proseguire l’avventura in serie B. A spiegarlo è lo stesso collega giornalista Antonio Lepone che cura il notiziario mensile a diffusione gratuita “Scauri Basket News”: “Obiettivo centrato, dopo settimane di grande impegno, vissute tra speranze, incertezze e rischio di sparire dal circuito cestistico.
Il Basket Scauri si è iscritto al campionato di serie B. Soddisfatti i dirigenti biancoazzurri e il gruppo dei sostenitori. Hanno viaggiato insieme, nell’ultimo mese, verso un’unica direzione, per consentire ai delfini tirrenici di disputare la diciannovesima stagione nel torneo nazionale, proprio nell’anno in cui ricorre il settantennale del movimento cittadino”. Il presidente della società Roberto Di Cola ha commentato: “Ci siamo iscritti. È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta! L’attenzione è rivolta ora alle prossime scadenze: il versamento della seconda rata federale, previsto entro il 31 luglio, la designazione dello staff tecnico, la composizione della squadra con prevalente presenza di under e la copertura del debito pregresso di circa sessantamila euro entro la prima decade di agosto”.
Si va avanti e non vi sono alternative a tutte le iniziative studiate per contribuire a risolvere i problemi finanziari del club: l’apporto determinante di alcune imprese commerciali, l’iniziativa “Un ombrellone per il Basket Scauri” condivisa con gli operatori turistici e che vedrà la raccolta dei contributi ai primi di agosto, la campagna di sostegno alla società promessa da tanti sportivi locali in occasione di un’assemblea tenutasi il 13 giugno. Certamente senza una risposta collegiale il Basket Scauri sarebbe scomparso dalle cronache sportive. Comunque da osservare che la federazione, la FIP, richiede alle società annualmente una tassa di iscrizione veramente significativa, tale da tagliare le gambe a tanti. Ma per ora godiamoci questo risultato eclatante, l’avventura continua.