Sabato mattina Gianni Costa ha invitato i rappresentanti dei media a un’interessante conferenza stampa nella sala riunioni della Clinica Casa del Sole a Formia. È stato presentato il P.Re.Val.E 2020, in sostanza il programma regionale valutazione esiti degli interventi sanitari che contiene informazioni relative alle cure erogate da tutte le strutture sanitarie della Regione Lazio aggiornate al 2019 SDO. Il programma ha elaborato dal 2012 ad oggi 70 indicatori di esito, suddivisi in diverse aree critiche: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, gravidanza e parto, osteomuscolare e urogenitale, chirurgia generale e oncologica. Dopo il saluto iniziale del medico Maurizio Costa, che è l’anima della clinica, il dirigente aziendale Gianni Costa con indubbia professionalità e preparazione tecnica ha illustrato l’impegno della Clinica Costa nel riammodernare tutte le apparecchiature chirurgiche, anzi dotando le sale di nuove attrezzature. La “nostra” Clinica, nostra perché è patrimonio dell’intero Golfo, del Sud Pontino e persino della Campania settentrionale.
Quindi, con comprensibile orgoglio, ha preso la parola il chirurgo Gianni Baiano che ha salutato gli altri chirurgi che operano presso la clinica, definendo con rispetto “professore” Giuseppe Cardi (a tal proposito ha ricordato quando quest’ultimo si recava a operare a Minturno e lui si prestava come assistente per imparare il mestiere al quale si sentiva votato di chirurgo). Ebbene Gianni Baiano, dopo aver riconosciuto al medico Maurizio Costa i meriti di essere un imprenditore sanitario illuminato, ha presentato i casi totali TM Colon – Retto operati in provincia di Latina. Ebbene la Clinica Costa rappresenta il 35% del totale degli interventi in provincia di Latina. Su un totale di 224 casi abbiamo Casa del Sole Formia 78, Santa Maria Goretti di Latina 69, Dono Svizzero di Formia 51, Ospedale Fiorini di Terracina 22, Città di Aprilia 4. Un primato statistico che onora la Casa del Sole, dal medico chirurgo che opera agli infermieri e portantini tutti. Se trasformiamo gli interventi in percentuali abbiamo Casa del Sole 35%, Santa Maria Goretti 31%, Dono Svizzero Formia 23%, Fiorini di Terracina 10%, Città di Aprilia 1%.
Per la Clinica Costa l’intervento di colon – retto fa registrare un incremento sensibile: 30 casi nell’anno 2017, 37 casi nell’anno 2018, 78 casi nell’anno 2019. Incremento rilevato TM Stomaco 3 nell’anno 2017, 3 nell’anno 2018, 8 nell’anno 2019.
Sempre nella Clinica Costa i casi di Colecistectomia totale e Colecistectomia laparoscopica (volume di ricoveri) presentano 155 volume di ricoveri di colecistectomia totale, 147 volume di ricoveri colecistectomia laparoscopica, 119 colecistectomie laparoscopiche con degenza operatoria inferiore a tre giorni, 95% percentuale colesistectomie laparoscopiche, 81% percentuale colecistectomie laparoscopiche con degenza post operatoria inferiore a tre giorni. Anche altri chirurghi hanno preso la parola arricchendo la conoscenza dell’alta qualità chirurgica anche tecnologica presso le sale operatorie della clinica.
A una precisa domanda Gianni Baiano ha spiegato: “Da rilevare che la Casa del Sole dispone di una terapia sub intensiva che consente di monitorare il nostro paziente h24 anche per 48 ore e il ricorso alla terapia intensiva è al di sotto della media nazionale. Quel caso all’anno che si dovesse presentare è trasferito in meno di mezz’ora in struttura ospedaliera attrezzata per l’occorrenza”.
Sarà possibile a breve – in caso di necessità – immettere chemioterapico già al momento e nel corso dell’intervento chirurgico Interessante il ricorso al metodo HIPEC Co2 – chemio ipertermia intraperitoneale, che in combinazione con la chirurgia citoriduttiva, è uno specifico trattamento per la cura della carcinosi peritoneale.
La procedura HIPEC consiste nella somministrazione di una soluzione ipertermica contenente un’elevata concentrazione di chemioterapici direttamente nella cavità peritoneale. Il riscaldamentodella soluzione migliora la penetrazione dei farmaci chemioterapici nei tessuti tumorali, distruggendo le cellule neoplastiche ed i depositi microscopici di tumore che rimangono inevitabilmente nella cavità peritoneale dopo l’intervento chirurgico citoriduttivo.