Giovanni Scarpellino, classe 1977, e’ nato nella casa di famiglia a Trivio, uno dei borghi di Formia, dove vive con sua moglie Italia e le sue figlie: Erika e Martina. La sua è una famiglia storica di pescatori: il nonno, il padre, lui. E’ orgoglioso del suo lavoro che lo fa stare in mezzo al mare, a contatto con la natura. Chiediamo, Giovanni é cambiato il lavoro del pescatore nel tempo? “Si, prima ci si alzava prestissimo, alle due, alle tre del mattino. Le attrezzature per pescare erano più artigianali, ora siamo più organizzati. C’è ancora chi lo fa seguendo l’antico stile ma io inizio alle cinque. Salgo sulla mia barca di 7 metri e mezzo e getto le reti. A levante, sino a Scauri. A ponente sino a Sperlonga”. Che cosa si pesca in questo periodo? “Mazzancolle, pannocchie e seppie”. Le variazioni climatiche hanno portato nuove specie da pescare? “Si, la mazzancolla asiatica e il granchio blu”.

Giovanni Scarpellino – Una volta raccolto, dove porti il pescato? “A Largo Paone, sui banchi di pesce, sotto le pensiline adiacenti ponte Tallini, dalle otto fino alle tredici”. C’è clientela? “Si. Solitamente quello che si prende, si vende”. La tua attività lavorativa si mantiene costante nel tempo. La tua seconda attività è quella dell’ impegno in ambito associativo, dove? “Faccio parte del comitato che si occupa dei festeggiamenti per S. Giovanni, uno dei Santi Patroni di Formia, insieme a Sant’Erasmo, e del comitato di Sant’Andrea di Trivio. Con Don Giuseppe Sparagna, organizziamo la consueta festa della Madonna della Croce, in agosto, che si trova in un’antica piccola chiesa, da poco ristrutturata, a Ponzanello e che raccoglie una bella comunità di persone alcune delle quali fanno parte del comitato”. Oltre alle attività nei comitati sei anche consigliere nella Pro Loco di Formia e ultimo ma non ultimo hai uno spiccato senso di protezione verso l’ambiente.

Giovanni Scarpellino – Ce ne vorresti parlare? “Si. Stando tutti i giorni in barca, mi sono accorto, ormai da anni, che i fondali del mare sono pieni di rifiuti: rottami di motorini, vetture, copertoni e tanta tanta plastica. Le acque non sono particolarmente inquinate per via del ricircolo delle acque ma i fondali deludono. Quando ci sono le mareggiate consegno alla FRZ quintali di plastica. Alcune barche da diporto lasciano nel nostro mare molti rifiuti che mi trovo a raccogliere. Un giorno ho tirato su, nella scia lasciata da una barca, occhiali, pantaloni, borse, piatti, bicchieri, insomma di tutto. Ho raccolto dei copertoni e dei secchi al cui interno  si erano insediati dei polpi. Così come ho trovato nelle reti, palloni e tanti retini delle cozze. Diciamo che oltre a fare il pescatore, offro un contributo alla cura ambientale”. I pescatori come Giovanni Scarpellino, sono delle vere risorse per le comunità in quanto, nel silenzio del proprio lavoro, sono dediti anche alla tutela dei mari così preziosi per l’ecosistema.

Giovanni Scarpellino

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Isabella Quaranta
Autore. Professionista sanitario da oltre 30 anni. Dal coordinamento di Area Riabilitativa alla prevenzione neuro-psico-sociale in ambito pubblico e privato. Laurea e due Master con lode conseguiti presso l'Università di Roma "Tor Vergata". Ha scritto vari articoli scientifici e svolto attività universitaria decennale presso l'Università di Roma "Sapienza". Ha acquisito ulteriore formazione presso CNM di Londra, l'Istituto Europeo di Psicologia Positiva - Università Internazionale di Milano. Consegue costantemente crediti ECM. Segretario regionale-Italia Nostra APS Lazio. Membro internazionale Lions-Global Action Team. Co-fondatrice e Presidente del Palladio Virtual primo Lions Club sperimentale europeo 2023/25. E' stata Presidente Lions Club Formia dal 2019 al 2021. Presidente Consulta Cosind dal 2016 al 2019. Presidente Fidapa BPW Italy sez. Gaeta Formia Minturno dal 2015 al 2017. Dal 2014 al 2021 ha frequentato corsi di formazione sociopolitica e comunicazione tra cui quello c/o l'Associazione Vittorio Bachelet - Azione Cattolica e la Summer School Giorgio La Pira nel 2024. Collabora con TuttoGolfo.it dal 2022. In redazione Golfo e Dintorni dal 2023.