Gaeta rischia di diventare una “Ghost City” tra spopolamento e “rischio di gentrificazione”

0
1131

Gaeta rischia di diventare una “Ghost City” tra spopolamento e “rischio di gentrificazione” – Pubblichiamo di seguito una lettera pervenuta in redazione da parte di una cittadina gaetana: “La città di Gaeta: spopolamento e “rischio di gentrificazione”, merito della inadeguata gestione
del turismo e della mancanza di affitti a lungo termine. Se la volontà politica non è propensa ad
invertire la tendenza attuale all’esclusione degli abitanti, se l’Amministrazione insiste nell’affidare
il benessere di Gaeta all’economia irrisoria del turismo, la città non si ripopola.
Il destino di Gaeta è segnato, vuota nei mesi invernali, turismo mediocre nei mesi estivi.
L’organizzazione di futili eventi nulla apporta alla città se gli abitanti sono costretti all’esilio.
Il Governo di Gaeta ha il dovere di contrastare la “svendita virtuale” della città e di affrontare e
risolvere il suo svuotamento, il problema delle case chiuse, il turismo inadeguato.


Nelle città italiane a vocazione turistica, in cui il sistema degli affitti brevi e dello sfruttamento
incondizionato del turismo ha danneggiato la residenzialità, costringendo gli abitanti a cercare casa
in periferia, si sta verificando il cambiamento sociale: città abitate solo da una popolazione
benestante. È un processo di trasformazione urbana, la cosiddetta gentrificazione.
Bisogna riflettere sul futuro di Gaeta: città votata al turismo per il suo mare, la sua bellezza e la
sua storia, con un panorama di case chiuse in ogni quartiere, aperte ai turisti, negate ai residenti che
cercano l’affitto ma obbligati ad andare via. Gaeta sta subendo lo stesso processo di trasformazione
urbana, per cui questa città che, causa il turismo e gli affitti brevi, rende esuli gli abitanti senza casa
di proprietà, sarà abitata soltanto da residenti privilegiati con case di proprietà, da pensionati
proprietari e dalla borghesia: è la gentrificazione di Gaeta.


I Cittadini Gaetani ignorano il programma del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale
riguardo l’adesione alla Delibera dell’A.T.E.R. di Latina, in previsione di interventi e costruzione di
nuove abitazioni per l’edilizia residenziale pubblica nei Comuni della Provincia. Ma le esigenze
abitative sono chiare, la crisi demografica è evidente, la proposta dell’ATER è un’opportunità da
prendere al volo per il bene della comunità, l’occasione giusta per ridare vita a Gaeta, per
ricostituire il tessuto sociale che va disgregandosi, per costruire nuove case popolari e dare casa a
chi ne ha bisogno, alle famiglie che sono a rischio di sfratto e non possono restare nella loro città.
Nel frattempo, a Gaeta continua a sussistere il turismo che esclude abitanti. I residenti si lamentano
del fatto che la sera i locali non sono aperti, che non c’è vita, che la città è vuota. Si dimentica che
gli abitanti danno vita alla città e ne costituiscono l’anima e l’identità, cosa che non può avvenire se
vengono scacciati a vantaggio di B&B e case vacanze.


Molte locazioni turistiche stanno soffrendo l’impatto del turismo sulla residenzialità e vivibilità, per
tale motivo il governo e alcune amministrazioni locali hanno stabilito delle regole nel settore degli
affitti brevi, con l’obiettivo di limitare gli effetti negativi nelle città, l’aumento dei prezzi di affitti e
di case. Tutte le strutture ricettive dovranno rispettare le regole e l’obbligo del CIN, un codice per
facilitare i controlli, identificare gli immobili affittati per brevi periodi ed evitare evasione fiscale e
abusivismo. Alcuni proprietari di immobili, non volendo attenersi alle regole, potrebbero decidere
di cessare gli affitti brevi, altri vorranno continuare per il vantaggio redditizio, o per aver avuto
precedenti brutte esperienze con affitti a lungo termine.
È auspicabile un piano normativo nazionale per gestire efficientemente sia il turismo, sia la
residenzialità.
Nel frattempo si spera che l’attenzione del Sindaco e dell’Amministrazione di Gaeta sia rivolta alla
programmazione di nuove case popolari, a stabilire un turismo equilibrato, al controllo degli affitti
brevi, a non permettere che i gaetani siano costretti all’esilio e… alla Gaeta che rischia, e non lo
merita, di diventare GHOST CITY!”