La Dottoressa Francesca Cardillo è ufficialmente in pensione. La sanità del sud pontino da oggi è più povera – “Da oggi, 2 novembre 2022, a presidiare l’Oncologia del Sud Pontino non ci sará più la dottoressa Francesca Cardillo, perché giunto il momento della sospirata e meritata pensione.
In questi anni, anzi decenni, la dottoressa Cardillo é stata un faro per tutti, persona di alta professionalitá, rara umanitá e impeccabile precisione. Sempre presente sia negli incontri ufficiali sia ufficiosi, sia sul palco sia dietro le quinte di una sanitá sempre in carenza, sempre in affanno, sempre in emergenza. Grazie alla dottoressa Cardillo é stato possibile mettere in atto, sul nostro territorio, diversi protocolli per gli screening oncologici; é stato possibile non lasciare indietro nessuno, lei e il suo staff ci sono sempre stati nonostante le difficoltá e il menefreghismo e il pressapochismo di una direzione aziendale della Asl, che tante volte ha lasciato la dottoressa Cardillo, cosí come diversi medici della nostra struttura ospedaliera, il Dono Svizzero di Formia, con “una scarpa e una ciabatta”, senza supporto strutturale ed economico, ma restando sempre in prima linea e cercando di dare risposte senza scuse all’utenza.
La Dottoressa Francesca Cardillo è ufficialmente in pensione. La sanità del sud pontino da oggi è più povera – Da oggi la nostra sanitá del sud pontino sará ancora più povera, non solo per il pensionamento della dottoressa Cardillo, ma soprattutto perché con l’ultimo Atto Aziendale, votato dai 33 sindaci di questa provincia, il Dipartimento di Oncologia che vedeva l’unione delle strutture ospedaliere di Formia e Terracina, sará sostituita da un’unica struttura Dipartimentale che sará diretta da un medico proveniente dal Polo Universitario La Sapienza di Roma distaccato ad Aprilia.
Di questa ennesima carenza sanitaria ce ne diede notizia la stessa dottoressa Cardillo in una commissione comunale “Sanitá“, nel maggio scorso, una commissione evitata accuratamente dalla dirigente Asl, dottoressa Cavalli e in cui fu redatto un lungo elenco delle carenze riferite al Dono Svizzero al quale ad oggi nessuno ha dato risposta.
Eppure nel Dono Svizzero sono tanti i politici di importanza regionale e nazionale che sono venuti ” a fare passerella”, senza mai riscontrare se le richieste fossero state esaudite, e soprattutto senza pestarsi i piedi e scomodare troppo chi in quel momento stava “dirigendo la baracca”.
La Dottoressa Francesca Cardillo è ufficialmente in pensione. La sanità del sud pontino da oggi è più povera – Anche quando in pieno Covid-19, la sottoscritta, in qualitá di allora Sindaco di Formia, scriveva al Direttore della Asl, all’Assessore regionale Amato e al Presidente della regione Zingaretti, per denunciare uno stato di allerta e allarme del nostro ospedale, dove il Covid era “in transito” e non si mettevano in sicurezza tutti i pazienti non Covid che avevano diritto alle cure e ad una adeguata assistenza: pure allora qualche “politico ben pensante” cercava di minimizzare, di far abbassare i toni e mostrarsi “collaborativi”.
Sull’ospedale Dono Svizzero 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗯𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝘁𝗼𝗻𝗶, anzi, 𝘃𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝘀𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗲, oggi più di ieri, vanno usate poche “delicatezze e cortesie” politiche e senza esultare di qualche contentino che la direzione da ogni tanto.
Altrimenti diventeremo sempre più poveri dal punto di vista sanitario, come lo siamo da oggi per quanto riguarda l’oncologia, una specialistica che avevamo come eccellenza grazie alla dottoressa Francesca Cardillo e che con grande affetto, stima noi tutti ringranziamo. 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮, 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.” Lo dichiara in una nota stampa Paola Villa, ex sindaco di Formia e consigliere comunale di minoranza.