Formia: Villaggio del Sole e Consorzio Lido Acquatraversa – Un viaggio misterioso sulle spiagge dalle quali si accede al regno di Nettuno, dio del mare. Quando provenienti da Gaeta ci si dirige verso Scauri e si abbandona alla propria destra il litorale di Vindicio si arriva – dopo l’area portuale – alla rotonda dei carabinieri e bisogna attendere di giungere a Santo Janni per vedere – in modo adeguato – finalmente i possedimenti di Nettuno e di sua moglie Salacia. Nelle prossime settimane lavoreremo caparbiamente su ogni situazione e sui tanti cancelli sbarrati. In questo servizio alcune riflessioni sull’unica realtà condominiale aperta all’accesso al mare come prescritto dalle leggi vigenti. Ma proviamo a interrogarci, si badi bene interrogarci poiché molte risposte le riceveremo solo quando sarà possibile esaminare i fascicoli in Comune.
Primo quesito: unico ingresso disponibile un cancelletto pedonale con l’avvertenza di non passeggiare nell’area condominiale e sul lungomare. Domanda: ma i portatori di handicap che sono muniti di contrassegni validi in tutta l’Unione Europea non possono accedere sino all’area demaniale? E parimenti le mamme in gravidanza che hanno ovunque parcheggi rosa riservati a loro. Debbono rinunziare entrambe le categorie, troppo difficoltoso e pericoloso. Abbiamo cronometrato il tempo di percorrenza dal cancello d’ingresso alla catena di sbarramento all’area demaniale. Occorrono almeno 5 minuti per coloro che sono giovani aitanti, senza distrarsi, come richiesto dagli stessi amministratori del Villaggio del Sole – Consorzio Lido Acquatraversa. Rispettare la privacy. Si giunge a una catena che blocca l’accesso veicolare consentendo il passaggio solo ai pedoni. Sulla destra il lungomare dove sono posizionate in fila indiana delle panchine. Sono state posizionate dal Comune su area demaniale o dalla Cooperativa su loro terreno. O più semplicemente sottratta all’area demaniale creando un belvedere, su cui limitare la fruizione pubblica al minimo. Per accedere alla spiaggia due discese su unico manufatto in cemento. A destra per gli appartenenti al Consorzio, tutti gli altri a sinistra.
L’impressione sinceramente non è piacevole, per la mia generazione riappaiono subito alla mente gli accessi white e black. Impressione che è confermata dal noleggio degli ombrelloni, delle sedie da spiaggia e dei lettini. I prezzi sono forse i più alti d’Italia con il chiaro intento di distogliere i potenziali bagnanti dalla tentazione di sistemarsi sull’arenile. Risulta da informazioni che nessuno dall’inizio dell’estate abbia mai noleggiato. E ancora un cartello indica l’assenza di bagnini di salvataggio, situazione non reale. Il cartello andrebbe rimosso a inizio stagione e ricollocato a fine stagione. Ma invece è lì. Altro modo per dissuadere. Garbati i bagnini multinazionali del Consorzio Lido Acquatraversa ma, certamente, non hanno alcun potere gestionale. Con alcuni stratagemmi l’estraneo deve sentirsi completamente estraneo al luogo dove si trova. Ribadendo che è l’unica struttura aperta in una selva di cancelli chiusi nessuno si illuda di poter vedere su quell’arenile il tramonto. D’estate tutti fuori entro le 21.00 e d’inverno entro le 19.00. Cari lettori vi terremo aggiornati.