Benedetta Politica – “Giovani e Costituzione” è un progetto che nasce dal basso, dal desiderio di far entrare i giovani in una corretta visione della politica, nell’Alta Politica. Il primo incontro fu deciso ed organizzato dai giovani esponenti dell’Azione Cattolica e dell’Associazione Vittorio Bachelet col patrocinio dell’Arcidiocesi di Gaeta in prossimità della Giornata contro la violenza sulle donne ed ebbe tale tema come argomento; il secondo fu organizzato sul tema Giovani e lavoro; il terzo su Politica e Spiritualità. In che modo l’essere cristiani entra nell’attività politica. Ester Maria Tomao e Matteo Marcaccio hanno sottolineato l’importanza della diffusione di una cultura politica e dell’impegno civico giovanile e cittadino nei propri territori. Entrambi sono stati gli intervistatori di Suor Rita Giaretta fondatrice di Casa Rut e del già Ministro della Repubblica, Senatore Graziano Delrio. Con una nutrita partecipazione di pubblico, nell’auditorium del Villaggio Don Bosco, i due relatori hanno raccontato in modo scorrevole e colloquiale, il percorso nella vita pubblica dopo i saluti di Don Mariano Salpinone e del già presidente della Associazione Vittorio Bachelet Giuseppe Casale ora con incarico di presidente diocesano AC.
Benedetta Politica – Suor Rita racconta la sua storia, come sindacalista ed infermiera. Come la sua vocazione si è palesata e come sente di incarnare il rapporto tra fede e politica. Da una che aiuta gli ultimi, come persona e come suora, chiedono, come nasce la sua vocazione? Una società è vincente quando i gruppi, le persone, si sentono a casa. Sin da bambina pensava che la vita dovesse avere un senso, e che non dovesse essere banale. Suor Rita sentì l’esigenza di lottare per i diritti umani, ebbe questa chiamata e si chiese in che modo il Vangelo si fosse potuto incarnare in lei. “Il Vangelo mi prese fino in fondo- queste le sue parole- e mi stravolse la vita. Gesù stravolge la vita in chi si lascia guidare dalla fede”. Racconta la sua esperienza negli anni 1995 – 1997 in provincia di Caserta, a Castel Volturno e Casal di Principe. Narra di come sia riuscita a salvare dalla strada, ragazze straniere portate con l’inganno nel nostro Paese e trattate come oggetti, come merce, abusate ed usate senza alcun rispetto e messe poi in gabbia, assiepate nelle carceri, alla mercè degli sguardi altrui senza privacy alcuna. Cosa vuol dire Cristo oggi? Cosa vuol dire il Vangelo oggi? Il Vangelo è stare dentro la realtà della storia. Si chiedeva, da che parte stare?
Benedetta Politica – Come si sceglie di vivere la vita da donna, da religiosa e da cittadina? Sono cammini faticosi, non facili, dure lotte. Che cosa ha fatto Suor Rita? Essere fra i sostenitori della modifica all’articolo 18 della legge Turco Napolitano, relativa alla revoca del foglio di via. Il foglio di via, butta ancora di più ai margini le persone che arrivano nel nostro Paese. Queste persone vanno aiutate in un percorso di liberazione. Il Vangelo è un cammino di liberazione dalla schiavitù interiore ed esteriore. Come si è approcciata a queste ragazze di strada? Donando loro un fiore nel giorno della festa della donna e avviando un dialogo pieno di compassione e amore cristiano. Dicevano a lei e ad altre suore di stare al proprio posto. Le suore non dovrebbero approcciare delle prostitute, non dovrebbero oltrepassare il Campanile e la Chiesa. Ma il cristiano va dove la vita è a pezzi. C’è bisogno di uscire dalla paura che ingabbia l’anima e ci vuole ancora più coraggio. Chi ha fondato Casa Rut? Il coraggio di quelle ragazze che chiedevano aiuto e incoraggiavano le suore a venire in loro soccorso. Furono portate in appartamenti preposti, seguite dalle stesse suore che se ne presero cura e nel tempo, con la delicatezza delle attenzioni, il sostegno spirituale, sebbene tutto ciò fosse motivo di inquietudine negli altri, queste riuscirono ad integrarsi appieno nella comunità casertana.
Benedetta Politica – Le rivoluzioni vere non nascono dalle guerre ma dalla bellezza nel prendersi cura degli altri e mostrare come si fa. Aprire storie di diritti e di dignità. La libertà è non vendersi mai. In che modo la spiritualità entra nella politica? Quando crea servizi per i cittadini, quando esce dalle forme emergenziali, quando dà e restituisce dignità alle persone. Quando Gesù libera una persona, la rimette in piedi: “Va e cammina!”. Sono stati 20 anni di lotte per la tutela delle donne in strada e di resistenza contro chi voleva usarle e venderle senza alcun rispetto ma anche contro chi restava fermo e dubbioso e voleva che tutto rimanesse immobile nel compromesso. Uomini e donne possono credere in una nuova umanità. Graziano Delrio racconta il suo percorso in politica che nasce in modo casuale. Apre la narrazione citando la frase di uno dei fondatori del dadaismo “Non c’è libertà senza Dio, non c’è Dio senza libertà”. Delrio nasce e cresce in una famiglia di sinistra, in Emilia Romagna, dove certamente la figura del Sacerdote per cultura politica non era considerata, incontra il Vangelo all’età di 16/17 anni frequentando il campo di calcetto in parrocchia, poi facendo il catechista, l’educatore fino ad iscriversi alla facoltà di Medicina e chirurgia e diventando medico.
Benedetta Politica – “Quando incroci lo sguardo di Gesù – dice – è impossibile non impegnarsi per gli altri. Charles de Foucauld mi ha segnato ed ispirato. Mi sono convertito all’idea che le cose della vita mi insegnassero cosa fare. Sono padre e sono medico”. Entra in politica nel partito popolare sorto dalle ceneri della DC . Era un portatore d’acqua. Stava per diventare professore all’Università di Modena ma accadde qualcosa che lo indusse a prendere dei mesi sabatici dopo i quali decise di candidarsi e vinse le elezioni. Fu un caso. Divenne Sindaco a Reggio Emilia per un pasticcio tra DS e Margherita. La vita politica è fatta anche di amarezze momenti in cui si dice, perchè? Fare il Sindaco è stata per lui una esperienza arricchente, unica, in cui ci si dedica molto. Il Sindaco non è un salvatore della Patria, si tratta di rendere coeso un lavoro collettivo. E’ chiaro che bisogna avere qualche idea innovativa, ma è importante non pensare di essere indispensabili o troppo protagonisti. Sapere che il Sindaco fa parte del popolo e sta con esso. Non esiste gerarchia o potere in chi è cristiano. Uno dei compiti è fare in modo che i cittadini diventino più consapevoli, che si possano educare al senso civico: “Tu, cittadino, aiutami e dammi una mano a stare in pace e a non lasciare gli altri indietro. Dammi una mano a vivere tutti in armonia”.
Benedetta Politica – Nella Pubblica Amministrazione si dovrebbe attuare quel senso di carità per il quale la città non è di chi l’amministra ma di tutti. Il Sindaco non ne è il padrone, ha il compito di amministrare con responsabilità e con le migliori competenze. Idem quando si è Ministri della Repubblica. E’ necessario circondarsi delle migliori teste per amministrare al meglio. Si può sbagliare qualche volta, si, ma non con le persone povere, con chi è più fragile. Ad esempio, negli ospedali. Se gli ospedali pubblici funzionano bene, ciò è un atto, un opera di fraternità collettiva. Quel bimbo in difficoltà, quell’anziano ammalato, capirà che c’è davvero chi si prende cura di lui. Idem nella scuola pubblica che è un opera di fraternità collettiva. E quell’atto di fraternità ritornerà nella vita di tutti. Chi fa bene il suo lavoro, qualsiasi esso sia, compie una missione. La spiritualità in alcuni momenti sembra attenuarsi o spegnarsi ma mantenendo la fede alta e la serenità, credendo nella provvidenza, tutto migliora. L’obiettivo attuale è il tema della immigrazione regolare. Lavorare sui corridoi umanitari come in Syria. Ci sono persone con un nome e un cognome, una famiglia. Quando il Senatore Delrio lavorava al progetto “l’Italia sono anch’io” ed era Sindaco a capo dell’ANCI girava per le piazze italiane e capitò che una maestra fece notare una bambina straniera che parlava e scriveva molto bene in italiano, cosa rara per essere straniera.
Benedetta Politica – La bambina era nata da stranieri ma era reggiana e conosceva perfettamente l’inno di Mameli. Era italiana a tutti gli effetti. Quale stupore? E quali paure si celano fra i cittadini? Fa più paura uno spacciatore italiano o uno straniero che osserva le leggi e le regole del paese che lo ospita? Che rispetta le donne? Che conosce la Costituzione meglio di uno stesso italiano? Chi entra in una comunità solitamente è tenuto a rispettarne le regole. Papa Francesco ricorda che i Popoli sono tutti fratelli. Umanità significa promuovere il rispetto fra Popoli. Il pensiero occidentale non è egemone. Esiste l’unità politica dei cristiani cioè dare cittadinanza significa far sentire “lo straniero” parte della comunità, integrarlo. Ci vuole mitezza e unità risoluta. Inoltre il cristiano deve saper dire di no alle tentazioni individualistiche se ciò non fa il bene di tutti. Il cristiano fa i conti con la sua coscienza. Se per quieto vivere si accettano compromessi negativi non si è dalla parte giusta. Se si difende qualcuno non significa che si trascurino gli altri, significa che in quel momento si offre aiuto a chi ne ha più bisogno. L’amore non è una torta che finisce. L’amore si moltiplica. Bisogna sapere da che parte stare e dirlo. Il coraggio è una delle poche cose che viene raccontato per incoraggiare gli altri. Queste occasioni di confronto e di scambio collettivo sono molto utili alla crescita di una comunità parrocchiale e cittadina. IQ