Formia, Quercia: L’ANAS continua a trattare la Pedemontana come Totò trattava la vendita della Fontana di Trevi – Gaetano Quercia, già assessore alla viabilità della città di Formia, in una nota stampa comunica: “Con ostentata sfrontatezza ad ogni campagna elettorale, specie quella per la regione Lazio, tutti i politici di rango regionale e nazionale, senza alcuna distinzione partitica, vengono a mietere fior di consensi, promettendo la sempreverde e immancabile favoletta della Pedemontana!Fiumi di demagogici giuramenti, di costosissime progettazioni, di grafici “usa e getta”, per rinnovare il “cambialone politico” di questa fantomatica strada Pedemontana, unica arteria viaria di collegamento tra la fascia costiera del Lazio meridionale con la Campania e la dorsale adriatica verso la Ciociaria. Ma in verità qual è l’attenzione che tutti i sindaci e le amministrazioni del sud Pontino dedicano a tutela della nostra popolazione?
Formia, Quercia: L’ANAS continua a trattare la Pedemontana come Totò trattava la vendita della Fontana di Trevi – E’ pensabile che Il traffico nazionale che si riversa sui viadotti formiani sia un problema che riguarda solo Formia? Ma niente niente la litoranea via Unità d’Italia è diventata sulla pelle dei formiani un’autostrada senza pedaggio per il porto di Gaeta, per il Mof di Fondi e anche addirittura per la Roma-Civitavecchia? Ecco perché tutti i politici in indirizzo , tranne l’on.Trano (ad oggi con il cons. Simeone unici baluardi a difesa del nostro territorio ) , hanno innanzitutto il dovere di chiedere al Ministero dell’infrastrutture che senso ha esprimere un parere su l’ennesimo progetto di circa 335 milioni di euro quanto a mala pena sono disponibili circa 78 milioni di euro ( ammesso che ci siano ancora tutti ??) dopo che Anas e Regione Lazio hanno già sperperato inutilmente oltre 3,700 milioni di euro fra progettazioni e rilievi !!Basta con questo “campionato mondiale di chiacchiere” e di progetti alla “Fontana di Trevi: chi tecnicamente o politicamente ha veramente la volontà d’impegnarsi per tutti i cittadini del sud Pontino deve “ricercare a vista gli ulteriori finanziamenti necessari” e martellare l‘Anas per procedere con diversa attenzione, immediatezza e con certezza di tempi.Venendo, quindi, all’Anas, precisiamo che la stessa ha trasmesso in data 22/11/2021 al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici l’ennesimo progetto di attraversamento della città di Formia ( per inciso scelto tra i venti analizzati, un vero e proprio campionato mondiale di progettazioni).A nostro avviso si tratta dell’ennesimo pasticciaccio che serve solo, a mo’ di specchietto per l’allode, a tacitare la popolazione con l’ennesima inutile progettazione.
Formia, Quercia: L’ANAS continua a trattare la Pedemontana come Totò trattava la vendita della Fontana di Trevi – Infatti questa ultima progettazione (PFTE) proposta per l’iter autorizzativo, ora trasmessa per il parere anche al presidente della provincia e al sindaco di Formia, partendo dall’Acervara fino all’innesto sulla SS7 in corrispondenza dell’incrocio a raso in zona Pietra Erta non risolve affatto le criticità della viabilità del sud Pontino perché sposta solo gli attuali tappi d’ingorgo tra Gaeta e la cd.Superstrada!TAPPI D’INGORGO CHE NON TENGONO IN ALCUNA CONSIDERAZIONE CHE :1 che nel PNRR è prevista, come opera prioritaria con finanziamento regione Lazio di un miliardo di euro,la realizzazione della Tirreno-Adriatica da S.Croce a Vasto; quindi in prospettiva di questo enorme aumento di traffico catapultato verso Formia;2 è in dirittura d’esecuzione la partenza dei lavori per la realizzazione del policlinico del golfo in zona ex Enaoli, di conseguenza non debitamente valutato un ulteriore, enorme aggravio in prossimità dell’imbuto d’innesto di questa ipotetica tangenziale ;3 è pura utopia ipotizzare una canalizzazione veicolare dall’Acervara,e via Canzatora discorrendo, verso Gaeta e, in particolare, verso il suo porto; a tal riguardo basta ricordare le file chilometriche che ad ogni estate si creano già dai XXV Ponti verso Formia. L’Anas si risvegliasse dal suo soporifero letargo e dalla coltre di disinteresse verso il nostro territorio; la tangenziale di Formia così ipotizzata non serve a niente; serve,invece, per l‘intero Sud Pontino una seria ipotesi progettuale che partendo da S.Croce arrivi almeno ai XXV Ponti per innestarsi di lì verso Gaeta e verso Fondi : o si ragioni su un progetto serio o non si sperperi più neanche un nostro centesimo!”