Formia, Operazione Antidroga – Scarcerata L.C. – È stata scarcerata L.C., tratta in arresto due settimane fa nell’ambito della vasta operazione condotta dalla direzione distrettuale antimafia che ha riguardato 12 indagati per associazione a delinquere finalizzata alla cessione di sostanze stupefacenti. Inizialmente associata al carcere femminile di Rebibbia, L.C. è stata, per l’appunto, scarcerata a seguito di ordinanza emessa dal tribunale del riesame di Roma, cui si è rivolto il suo Avvocato Pasquale Di Gabriele. Per la L.C. arresti domiciliari in attesa del giudizio.
ARTICOLO CORRELATO – Formia: 14 arresti di cui 10 formiani per spaccio anche dinanzi a istituti scolastici e durante la movida: Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, il personale del Commissariato della Polizia di Stato di Formia e i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di 14 persone (di cui 12 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, tentato omicidio, sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsione nonché detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo (artt. 81, 110 c.p., artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90, artt. 56, 575, 605, 612, 629 c.p., artt. 10, 12, 14 L. 497/74). Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite nel periodo 2019-2020 da un’indagine congiunta eseguita dal Commissariato e dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Formia, che han consentito di raccogliere elementi gravemente indiziari in ordine all’esistenza di una strutturata e pericolosa organizzazione criminale, dedita al traffico di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” attiva nel Comune di Formia. L’indagine trae origine da due arresti in flagranza di reato eseguiti separatamente dal Commissariato PS e dai Finanzieri di Formia nel 2019, rispettivamente di un soggetto campano sorpreso a cedere una dose di cocaina ad un assuntore e di un soggetto, poi risultato tra i promotori dell’associazione, trovato in possesso di grammi 116 di cocaina e di circa 16.000 euro in contanti. I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di ricostruire, nei dettagli, i rapporti tra i vari indagati delineando in maniera puntuale e precisa l’associazione a delinquere, individuando i compiti e ruoli di ogni singolo affiliato. In tale cornice, è stato altresì provato che i vertici del sodalizio sono stati mandanti di azioni di violenza tese al recupero dei crediti vantati dai vari pusher, secondo i canoni tipici delle più strutturate associazioni di stampo mafioso. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.