Concorso in abuso d’ufficio: con questa grave accusa il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Cassino, dott. Alfredo Mattei, ha chiesto ed insistito stamane per il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Formia, Prof.ssa Paola Villa, nonché dell’ex capo di gabinetto Mario Taglialatela e del dirigente Daniele Rossi.
La Procura della Repubblica di Cassino ha chiesto che l’ex sindaco di Formia Paola Villa venisse processata relativamente alla nomina, avvenuta il 24 luglio 2020, con un decreto ad hoc, dell’ex segretario generale e direttore generale del comune Mario Taglialatela a capo gabinetto. La richiesta di rinvio a giudizio, dopo la conclusione delle indagini preliminari, era stata chiesta il 21 aprile 2022 direttamente dal capo della Procura, dott. Luciano D’Emmanuele.
La vicenda era nata dalla denuncia presentata da un ex consigliere comunale presso la Guardia di Finanza di Formia nell’agosto del 2020, con cui si lamentava la sostanziale illegittimità della nomina a capo di gabinetto, da parte del sindaco Villa, del dott. Mario Taglialatela. Detta nomina, si legge nel capo di imputazione, sarebbe avvenuta “per aggirare i divieti normativi”.
Di avviso diametralmente opposto le difese, rappresentate dagli avvocati Vincenzo Macari e Matteo Macari (per la dott.ssa Villa), Luca Scipione (per il dott. Taglialatela) e Fabio Padovani (per il dott. Rossi), i quali, nella mattinata odierna, hanno esposto le proprie ragioni, sostenendo come la nomina di Taglialatela oltre ad essere assolutamente legittima e conforme al dettato normativo, ha fatto conseguire un importante risparmio alle casse comunali.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Cassino, dopo oltre 4 ore di camera di consiglio, ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti di tutti e tre gli imputati con la formula più ampia, ovvero perché il fatto non sussiste, confermando la bontà dell’operato dell’ex amministratore comunale, dell’ex capo di gabinetto e del dirigente. Adesso bisognerà attendere 20 giorni per il deposito delle motivazioni.