Il docente e noto allenatore di basket Peppe Santoro comunica poeticamente la dipartita oggi martedì dell’adorata mamma, vedova del mitico Falino. Previste giovedì alle 11 le esequie presso la Chiesa di San Giovanni in Formia. Peppe Santoro scrive: “Mamma Clara, una madre fantastica, una donna speciale, una donna antica e nello stesso tempo moderna. Eri bella, dentro e fuori, eri buona e severa da intimorire nello stesso tempo, i tuoi occhi erano dolci e severi, penetranti al punto che bastava un tuo sguardo per fermare ogni azione inconsulta. Sapevi fare di tutto, cucire, ricamare, lavorare il legno, riparare un impianto elettrico, per non parlare dei lavoretti che preparavi con i tuoi bimbi all’asilo dove tutti ti conoscevano come la “Maestra Clara”, quella speciale, quella che ti riprendeva, ma ti coccolava e ti insegnava le buone maniere, quella che sembrava Mary Poppins!

Le tue recite non le scorderò mai, come non dimenticherò mai i tuoi cannelloni, la genovese, le polpette, gli spaghetti alle vongole e la tua pasta e fagioli che adorava anche Pietro Mennea, tuo ospite per anni tutti i lunedì sera alle 19:00 e poi…il tuo amore, la tua passione, la tua vivacità di intelletto, doti che ti erano riconosciute ovunque e da tutti.
Sono arrivato da te mentre esalavi l’ultimo respiro, ti ho baciata ed accarezzata che eri ancora calda, ti ho tenuto la mano che sembrava volermi stringere, mentre il cuore quasi mi si fermava al contrario delle lacrime che non riuscivo ad arrestare.
Ho fatto un viaggio di rientro silenzioso, in cui una valanga di ricordi mi assaliva al punto che non riuscivo più a parlare ed avevo difficoltà a deglutire, non so perché, ma nella mia testa risuonava la canzone di Luca Barbarossa “Portami a ballare”.

Avrei voluto dirti ancora tante cose, avrei voluto vederti di nuovo felice assieme a tutti noi in famiglia, ma le ristrettezze di questo dannato Covid ti hanno negato, ci hanno negato, questa gioia, così come pure a tanti anziani oggi reclusi in un delirio cattivo e spietato, che uccide l’anima prima del corpo. Vorrei saperti oggi più felice, magari che hai già rincontrato il tuo Falino “biricchino”, che ultimamente avvertivi sempre alle tue spalle. Resterai per sempre nel mio cuore, nel cuore delle tue nuore e dei tuoi generi, dei tuoi adorati nipoti per i quali stravedevi e sei stata un esempio. Ti prego, resta sempre nei miei pensieri e nei miei sogni, perché sei stata la stella cometa che mi ha indicato la strada da sempre! Grazie! Grazie di tutto!” La nostra redazione porge condoglianze sincere a tutta la grande famiglia Santoro.