FORMIA – È giunta alla nostra redazione una lettera accorata di un cittadino residente a Formia, e per l’esattezza a Gianola, tra Via della Vigna e Via Foce. È sposato e padre di famiglia e, sinceramente, non ci sentiamo in condizione di non condividere il suo appello. Anzi lo facciamo nostro, amplificandolo e rilanciandolo alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco. La furbizia non paga o almeno non dovrebbe. Si chiede il nostro concittadino formiano perché deve – insieme ai suoi familiari – respirare tossine.
Si incendiano continuamente sterpaglie, plastica, legno. E osserva che purtroppo non serve a nulla chiamare i carabinieri né i vigili urbani né i vigili del Fuoco. La furbizia è accendere i fuochi la sera tardi o la mattina presto. Non si riesce a tenere le finestre aperte proprio per questo problema… purtroppo tra i materiali bruciati vi sono sempre oggetti plastici. Sono piccoli incendi in modo che la nuvola che si alza in cielo non venga notata da lontano. E si parla tanto di terra dei fuochi… Quando si fermeranno? Quando i nostri figli si saranno ammalati?