Formia, la fierezza della moglie del pescatore – Francesco Vittozzi, pittore di scuola napoletana, è stato un artista legato alla raffigurazione di scene popolari alla maniera di Leopold Robert, ma si dedicò anche alla pittura religiosa e alla ritrattistica. Formatosi presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, risulta essere stato attivo tra Napoli e Roma fra il 1826 e il 1863. Così viene descritto tra i pittori napoletani dell’Ottocento: ” Si esprime soprattutto per una pittura naturalistica che ha radici nel Seicento e trae origini dai “Bamboccianti”, raffigurandosi nel tempo ma conservando la sincerità di un’atmosfera povera nella rappresentazione di figure popolari e zingaresche”.L’amicizia con Pasquale Mattej portò il Vittozzi a visitare Formia nel 1843, dove realizzò un bellissimo dipinto raffigurante la moglie di un pescatore di Mola che si rattrista per la partenza del marito. L’acconciatura dei capelli della donna è stata fortemente influenzata dall’amico Mattej che più volte l’ha disegnata. Simile all’opera di Francesco Vittozzi, nel 1845 il pittore ceco Leopold Pollak (1806 -1880), dipinge una scena costiera nel Regno di Napoli, a cui da il titolo “Il benvenuto della madre”, comparabile in stile e materia al dipinto di Francesco Vittozzi.
Figlio di un mercante ebreo Pollak, mostra precocemente talento per la pittura. Nel 1819si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Praga, dove studia per cinque anni. Nel 1831, spinto dai suoi genitori, si trasferisce a Roma, dove completa la sua formazione artistica frequentando lo studio del pittore Leopold Schutz. A differenza del Vittozzi, che aveva descritto la tristezza di una partenza, il Pollak dipinse la scena in modo differente: l’allegria di una madre che vede ritornare il marito dalla pesca. Il risultato finale non cambia, l’inconfondibile figura della donna di Mola, con la sua particolare acconciatura, rende le due opere simili. A conferma della localizzazione dell’opera del Pollak, nel 1870 circa, viene pubblicata sulla rivista inglese “The art Journal” un’incisione realizzata al bulino da A. W. Wildblood, tratta dal suo dipinto, che reca in basso la scritta “The mother’s welkome – Il benvenuto della madre”.Un’ulteriore opera, simile alle due precedenti, è stata realizzata nel 1853 dal pittore tedesco Hinderlang, dal titolo “Il ritorno del pescatore”.
Non si hanno notizie di questo artista, che ha certamente frequentato l’Italia intorno alla metà del secolo XIX. La variante di questa terza opera, dedicata alla moglie del pescatore, è lo sfondo, che in questo caso è il Vesuvio fumante, ma il costume della donna e l’acconciatura dei capelli sono riconducibili alla moglie del pescatore di MolaNelle immagini il dipinto di Vittozzi, un dettaglio di un acquerello del Mattej, il dipinto di Pollak, l’incisione di Wildbloo ed infine il dipinto di Hinderlang. Clicca qui per leggere altri articoli.