Formia – Intitolazione della pineta di Vindicio all’Avvocato Francesco Ranucci – La giunta comunale di Formia, presieduta dal sindaco Gianluca Taddeo, ha
dato il via libera all’iter per l’intitolazione della pineta di Vindicio, in via
porto Caposele, all’Avvocato Francesco Ranucci (Formia 8 marzo 1917-
Roma 28 settembre 1980) avvocato e imprenditore, promotore della
crescita della città di Formia a livello nazionale.


<La mia amministrazione – ha detto il sindaco Taddeo – è sempre
favorevole a dare un giusto riconoscimento a personalità, come l’avvocato
Ranucci, che hanno impiegato la propria vita per la città, valorizzandone
così il loro contributo storico, culturale o sociale, anche attraverso la
toponomastica cittadina. Questo significa mantenere vivo il ricordo di
persone che hanno lasciato un segno significativo nella comunità>.
Tra l’altro, con atto notarile del 10 maggio scorso, la famiglia Ranucci,
confermando il profondo legame con la città di Formia, ha donato l’area di
loro proprietà, sita in Via Unità d’Italia, confinante con le Mura di Nerva e
sovrastante le Grotte di Sant’Erasmo proprio al fine di valorizzare i siti
archeologici e storici.


BIOGRAFIA
Francesco Ranucci nacque a Formia l’8 marzo del 1917, figlio di Raffaele
anche lui nato a Formia. Si laureò in Giurisprudenza all’Università La
Sapienza di Roma il 28 giugno del 1941 e intraprese la carriera di
Avvocato. A fine anni ’50 incominciò anche l’attività di imprenditore
realizzando gran parte degli edifici dell’Eur, fronte laghetto. Nel periodo
1965/1966 assunse la carica di consigliere della AS Roma e nel successivo
periodo 1968/1969 venne nominato Presidente, tra la presidenza di
Evangelisti e quella di Marchini. Si dedicò allo sviluppo di nuove
centralità della città di Roma, realizzando negli anni ’70 il primo centro
direzionale italiano, il Parco dei Medici. Sempre in questo periodo,
precorrendo i tempi, comprese il legame del turismo con i marchi

internazionali e portò a Roma uno dei primi contratti di franchising con
una catena internazionale come Holiday Inn. Molto attaccato alla sua terra,
nei primi anni ’60 rilevò la Villa che fu della Principessa Jolanda di
Savoia, richiamando l’Architetto Busirivici che l’aveva realizzata nel
1939, primo esempio di architettura mediterranea. Negli anni ‘65/’66
unitamente al Comune di Formia, per rilanciare il territorio, fu promotore e
finanziatore del concorso ippico di Formia, che era legato ad un
prestigioso riconoscimento nazionale che era chiamato allora “Nastro
azzurro”, che metteva insieme le città di Punta Ala, Formia e Sorrento.
Formia in quegli anni fu centro dell’ippica nazionale e vide ospitare grandi
campioni come Piero e Raimondo D’Inzeo. Negli anni ‘70 si adoperò per
la crescita della città e delle sue infrastrutture, sia a livello politico che
amministrativo, impegnandosi in questo senso alla costruzione della
Cassino Formia. Attaccato alla sua città, fu portatore delle esigenze di
Formia a livello nazionale. Continuò la sua carriera imprenditoriale con
diverse realizzazioni, sempre tenendo conto della bellezza e già all’epoca
della sostenibilità. E’ scomparso prematuramente all’età di 63 anni
lasciando un vuoto non soltanto nella famiglia, ma anche negli amici che
ancora oggi ricordano la sua intelligenza imprenditoriale, il suo altruismo e
il suo sorriso.