Ieri sera i lampeggianti dei Carabinieri e dell’ambulanza del 118 si confondevano nel buio all’ingresso del pronto soccorso del Donovizzero di Formia. Immediati i soccorsi per il quarantaduenne Gustavo Bardellino, personaggio noto nel comune formiano, che era stato fatto oggetto poco prima di un vile attentato presso un noto ausosalone della città.
Un colpo di pistola ha colpito al torace l’uomo che è stramazzato a terra, quindi la corsa contro il tempo per strapparlo alla morte. Per fortuna si è subito attivata l’equipe chirurgica con il primario Vincenzo Viola che ha estratto il proiettile che si era conficcato a poca distanza dai polmoni; ora è fuori pericolo di vita ma ha rischiato ben altre conseguenze. I media si sono scatenati nelle varie congetture e nel raccontare per l’ennesima volta le geste di tutta la Gens Bardellino, da parte nostra preferiamo lasciar lavorare tranquillamente i militari dell’Arma dei Carabinieri che con il comandante di compagnia Maggiore Michele Pascale (non dimentichiamoci proveniente dai reparto speciali della Benemerita e fior fiore di ufficiale con gli alamari) e i magistrati della Procura della Repubblica del Tribunale di Cassino coordinati dal procuratore capo Luciano D’Emmanuele.
La verità certamente emergerà: un litigio tra due persone? un avvertimento? un regolamento di conti? rivalità commerciali? Ognuno può lavorare su qualsiasi di queste ipotesi, ma gli inquirenti sono già avanti rispetto ai nostri quisiti, anche se legittimi come appartenenti a una società che vuole vivere e lavorare in tranquillità.