Formia, Impianti sportivi: serve discontinuità con il passato – Il Partito Democratico di Formia in una nota stampa comunica: “Sono 21 ad oggi i beni di proprietà del Comune di Formia, un discreto patrimonio impiantistico, che conta numerose strutture inutilizzate e abbandonate, non assegnate o con concessioni scadute. Paghiamo a caro prezzo il conto di scelte sbagliate: lavori eseguiti male, strutture inagibili e i pochi impianti in regola in possesso di privati senza regolare permesso, gestioni morose e utenze a carico del Comune.Basti pensare al campo di via Cassio, la cui concessione risulta scaduta e i relativi canoni ricognitori non pagati con continuità, oppure al campo sportivo di Penitro, dato in gestione con una concessione probabilmente risalente al 2001, la cui documentazione non risulta rinvenibile presso gli Uffici o ancora all’adiacente campetto da calcio a 5 che risulta non essere a norma.
A preoccupare di più è la situazione legata ai campi sportivi, con l’affidamento dello Stadio Comunale in scadenza nel 2022 e l’urgenza di effettuare lavori di sistemazione dell’impianto di illuminazione per un costo stimato di 40.000 euro. Il campo di Castellonorato chiuso perché necessita di interventi urgenti. La lista delle criticità è ancora molto lunga. Dalle palestre scolastiche chiuse negli orari extra-curriculari in questa delicata fase pandemica ai campetti di quartiere, luoghi di aggregazione nevralgici per la città, in stato di abbandono come Gianola, Trivio e Di Donato, poco utilizzati come Scacciagalline o non agibili come nel caso di San Giulio.Alla luce di questa dettagliata ricognizione crediamo sia necessario elaborare un ragionato piano di interventi per il recupero e la riqualificazione delle strutture obsolete e/o dismesse e una seria programmazione per quanto riguarda gli affidamenti in concessione delle strutture.
Per questi motivi riteniamo sbagliata la scelta dell’Amministrazione comunale di mettere a bando gli affidamenti degli impianti sportivi denominati “Pluriuso di Maranola”, la cui gara ci risulta essere andata deserta per ragioni puramente economiche e del “Pala Fabiani”, di cui si è discusso nell’ultima seduta della Commissione Cultura. Sbagliata perché indirizzata al breve termine con bandi e affidamenti in contrasto con l’effettiva domanda e allo stesso tempo impedisce un serio e costruttivo ragionamento in merito alle potenzialità dell’offerta impiantistica cittadina nel suo complesso.
Formia, Impianti sportivi: serve discontinuità con il passato – Sfugge all’Amministrazione la necessità di programmare una politica sportiva comune che tenga conto del reale fabbisogno sportivo di associazioni e società, che consideri l’impatto che il Covid ha su questo delicato settore in termini di disdette e interruzioni delle attività. Obiettivo comune: lavorare alla promozione dello sport sia in forma agonistica che dilettantistica, farlo investendo risorse nell’impiantistica e permettendo a tutti l’accesso agli impianti comunali.
L’abbiamo asserito in Commissione e lo chiediamo pubblicamente all’Assessore allo Sport Zangrillo: dobbiamo immediatamente riattivare la Consulta dello Sport, organo consultivo del Comune, capire il reale bisogno in termini di ore di tutti i soggetti coinvolti e solo allora decidere quali beni dare in gestione a operatori privati, a che prezzo e soprattutto che percentuale di ore deve rimanere nella disponibilità dell’Ente.Per troppi anni il sistema sport di questa città è stato teatro di improvvisazione e di poca programmazione.
A questa amministrazione chiediamo di avere una visione a medio lungo termine, di realizzare una politica di investimenti seria sul recupero e la riqualificazione degli impianti esistenti e di fermare le situazioni di privilegio e vantaggio che abbiamo vissuto in tutti questi anni. Solo insieme e solo condividendo le scelte importanti saremo in grado di dare le giuste risposte alla città.”