Un viaggio nei segreti dell’acqua descritto da professionisti di alto profilo scientifico, attraverso la divulgazione di recenti scoperte e la proiezione di un filmato girato all’interno del sistema fognario di Herculaneum.
La scelta dell’argomento è legata alle affinità presenti tra le città di Herculaneum e Formiae, entrambe ricche di una risorsa ritenuta dagli antichi romani fondamentale per lo sviluppo di una città e la cui gestione richiedeva edifici e sistemi di distribuzione particolarmente complessi.
I relatori :
Archeologo Domenico Camardo –
Laureato con lode in Lettere Classiche ad Indirizzo Archeologico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Specializzato con lode in Archeologia presso la I Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 2001 è il Capo Archeologo dell’Herculaneum Conservation Project, realizzato dal Packard Humanities Institute, dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei e dalla British School at Rome, dove si occupa di coordinare gli aspetti archeologici del progetto oltre a dedicarsi allo studio di specifiche problematiche quali quelle riguardanti l’approvvigionamento e lo smaltimento delle acque nell’antica città e lo studio degli elementi lignei fissi e mobili di Ercolano.
Archeologo Mario Notomista –
Laureato in Conservazione dei Beni Culturali ‐ Indirizzo Archeologico ‐ presso l’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benicasa”. Nello stesso ateneo ha conseguito il titolo magistrale in Archeologia. Presso l’Università degli Studi di Salerno si specializza in Archeologia Classica. Ha partecipato a diverse campagne di scavo archeologico in Area campana e in particolare a Pompei ed Ercolano.Dal 2008 è impegnato come archeologo nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project. Nel 2012 è stato nominato membro del Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950.
L’ingresso è libero.
Al termine della conferenza ai partecipanti sarà offerto un rinfresco.
Il secondo appuntamento di “Percorsi di Storia”, organizzato dal raggruppamento associativo Sinus Formianus, già gestore di alcuni siti archeologici del Comune di Formia e autorizzato dalla Soprintendenza Beni Archeologici all’apertura nella prima e terza domenica del mese della “Tomba di Cicerone”, è finalizzato ad ampliare l’offerta culturale che contribuisca ad ampliare la conoscenza del territorio.