FORMIA: FALSI CREDITI D’IMPOSTA FINANZIATI CON FONDI PNRR. DUE IMPRENDITORI NEI GUAI – Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, all’esito di una complessa attività di p.g. coordinata dalla Procura
della Repubblica di Cassino, hanno dato esecuzione, nei giorni scorsi, all’applicazione della misura interdittiva
dell’esercizio di attività imprenditoriali e professionali nei confronti del titolare di un Centro del sud pontino ed un imprenditore romano, procedendo al sequestro di beni immobili e disponibilità
finanziarie per quasi € 300.000,00.


L’indagine, condotta dalla Fiamme Gialle del Gruppo di Formia, ha preso le mosse da una mirata analisi di
rischio svolta sulle imprese beneficiarie dell’incentivo “Formazione 4.0” erogato con i Fondi PNRR, e ha
consentito di ipotizzare la commissione di un complesso meccanismo di frode basato sulla creazione ad hoc di
crediti d’imposta inesistenti e la successiva compensazione illecita di tali bonus in sede di versamento delle
imposte dovute, con un ingente danno alle casse erariali.
In particolare, l’impresa destinataria del provvedimento ha azzerato quasi del tutto il proprio debito tributario e
contributivo, ricorrendo per l’anno 2023 all’istituto della compensazione, previsto dall’art. 17 del D.Lgs. n.
241/1997, di crediti d’imposta ritenuti inesistenti, relativi ai bonus per la formazione del personale dipendente
prevista dal “Piano Nazionale Industria 4.0”.


Dagli approfondimenti svolti dagli investigatori sarebbe emerso che, in realtà, la formazione non era mai stata
svolta e che tutto il materiale a supporto dei presunti corsi di formazione effettuati negli anni 2021 e 2022,
ovvero il materiale didattico, gli attestati di partecipazione, i registri nominativi delle presenze, sarebbero stati
predisposti ad hoc, avvalendosi di un modello fraudolento di evasione predisposto da una società di consulenza
romana. Inoltre, da ulteriori approfondimenti è emerso che diversi dipendenti del centro residenziale, oltre a non
aver mai effettuato alcuna attività formativa, talvolta, risultavano in servizio durante le ore di fruizione dei corsi,
rendendo, pertanto, del tutto inattendibile l’impianto documentale predisposto dall’impresa.


L’ammontare dei crediti segnalati come inesistenti, compensati in sede versamento tramite il modello F24, è
risultato essere pari a € 266.581,00, condotta per la quale è stato ipotizzato il reato di cui all’art. 10-quater,
comma 2, D.Lgs. n. 74/2000 “Indebita compensazione”.
Le indagini svolte, consistite in acquisizioni testimoniali, documentali e di materiale digitale, mirati accessi nei
locali aziendali e riscontri dinamici sul territorio, hanno consentito di raccogliere elementi utili ad ipotizzare la
fittizietà della documentazione contabile e fiscale appositamente predisposta dall’impresa del sud pontino, con lo

scopo di creare un set informativo utile ad ostacolare eventuali attività di accertamento da parte del Fisco.
Tale fine illecito appare essere stato conseguito grazie al contributo di una società di consulenza romana, che,
all’occorrenza ha elaborato e predisposto attestati e certificazioni risultati inattendibili, riuscendo a ricostruire un
impianto documentale attestante l’esecuzione delle attività agevolate che hanno originato i crediti d’imposta
inesistenti.

Pertanto, è stato altresì deferito all’A.G. il rappresentante legale della società di consulenza che ha agito in
concorso con il titolare Centro residenziale per anziani, nella cui contabilità sono state anche rinvenute fatture
ritenute relative ad operazioni oggettivamente inesistenti utilizzate in dichiarazione dalla casa di riposo per
evadere le imposte sui redditi e l’IVA per un ammontare pari a € 60.368,00.


FORMIA: FALSI CREDITI D’IMPOSTA FINANZIATI CON FONDI PNRR. DUE IMPRENDITORI NEI GUAI – Gli elementi investigativi raccolti hanno indotto il G.I.P. del Tribunale di Cassino a disporre il sequestro
preventivo ex art. 12-bis del D.Lgs. n. 74/2000, finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di denaro o di
altri beni pari all’ammontare del profitto del reato, corrispondente a circa 273.833 € e ad applicare la misura
interdittiva di cui all’art. 290 c.p.p., nei confronti del rappresentante legale della società beneficiaria dei crediti
d’imposta e dell’imprenditore romano, cui è stata data esecuzione dai Finanzieri, riuscendo ad assicurare alle
Casse Erariali l’intero importo.


Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase
di indagini preliminari, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.
L’operazione svolta testimonia e valorizza la connotazione di polizia economico-finanziaria investigativa della
Guardia di Finanza, che si esplica mediante la selezione mirata degli obiettivi attraverso una prodromica attività
di analisi, di intelligence e di controllo economico del territorio.


Nel caso specifico, l’attività ha interessato peraltro un settore particolarmente delicato, quale la gestione dei
fondi PNRR: la Guardia di Finanza, infatti, riveste un ruolo centrale a tutela della corretta attuazione e della
effettiva realizzazione degli obiettivi del Piano.