Formia, colazione con diossina. Ancora una segnalazione di plastica bruciata – E’ pervenuta in mattinata l’ennesima segnalazione di plastica bruciata. Questa volta è cambiato il punto di rogo. I fumi infatti sembrano provenire come da segnalazione da via Sparanise I tratto tra il civico 100 e 130. E’ cambiato in linea d’aria il falò di un centinaio di metri o forse più rispetto l’ultima segnalazione. Bruciare plastica sembra ormai essere diventata una moda tra vicini. Si piangono i morti per tumore, ma i vivi continuano nel silenzio e menefreghismo più totale a bruciare plastica. L’orario del rogo risulta tra le ore 07:30 e le ore 08:00 di questa domenica del 28 maggio 2023. Inutile ricordare che bruciare plastica significa riempire l’aria di diossina e respirare diossina significa aumentare la probabilità di ammalarsi di tumore.
ARTICOLO CORRELATO – Nel corso della vita si ammalano di tumore 1 uomo su 2 e 1 donna su 3 – L’incidenza indica quanti nuovi casi di una malattia, per esempio di un tipo di tumore, vengono diagnosticati in una popolazione di riferimento, di solito 100.000 abitanti, in un arco di tempo definito, di solito un anno.
L’incidenza dei tumori in Italia: si stima che in Italia vi siano in un anno 377.000 nuove diagnosi di tumore, circa 195.000 fra gli uomini e circa 182.000 fra le donne; Nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore; Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sono quelli della mammella (14,6 per cento) e del colon retto (11,6 per cento), seguiti da quello del polmone (10,9 per cento) e da quello della prostata (9,6 per cento solo nel sesso maschile). Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (18,5 per cento), il tumore del polmone (14,1 per cento), il tumore del colon-retto (12 per cento), il tumore della vescica (10,5 per cento) e quello del rene e vie urinarie (4,6 per cento); tra le donne, il tumore della mammella (30,3 per cento), il tumore del colon-retto (11,2 per cento), il tumore del polmone (7,3 per cento), il tumore della tiroide (5,4 per cento) e quello del corpo dell’utero (4,6 per cento).
Ci sono ancora differenze nella frequenza dei tumori nel nostro Paese, con percentuali inferiori nel meridione che tuttavia stanno gradualmente salendo, avvicinandosi a quelli del centro-nord. La mortalità indica il numero di persone decedute in una popolazione di riferimento, di solito 100.000 abitanti, in un arco di tempo definito, di solito un anno, per una particolare causa o per qualunque causa (per esempio si parla di mortalità per cancro, oppure di mortalità per tumore del polmone, o di mortalità totale). I decessi dovuti a tumori maligni sono stati, secondo l’ISTAT, quasi 179.091 nell’anno 2017 (99.591 fra gli uomini e 79.500 fra le donne). Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.