Concerto Armonie Antiche – Un concerto che si annuncia unico e capace di suscitare emozioni particolari. E’ quello proposto dall’Associazione ” ‘ATOPON culture e dialoghi”, con la direzione artistica di Marianna Rossi, in collaborazione con il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. L’evento, patrocinato dal Comune di Formia, Proloco città di Formia e Conservatorio di musica di Frosinone, si svolgerà domenica 22 settembre presso la chiesa parrocchiale della Madonna del Carmine in via Angelo Rubino 125 alle ore 19:30. Si tratta di un concerto eseguito con strumenti antichi accordati a 430 Hz: una grande opportunità per ascoltare la musica come poteva essere eseguita nei secoli passati, apprezzando le sfumature sonore autentiche di un’altra epoca.
Concerto Armonie Antiche – Sarà quindi un’esperienza sia culturale che emozionale davvero unica. Non solo un suono leggermente più morbido e più caldo rispetto all’accordatura moderna, ma anche atmosfera e “colore” musicale che ricorda l’ambiente culturale di quando le opere furono scritte. Quindi un’esecuzione che offre una finestra sul passato, rendendo la musica storica più viva e accessibile. Ad esibirsi sul palco con le musiche di L.V.Beethoven gli Artisti e Docenti dello stesso Conservatorio: Rodolfo La Banca (clarinetto ); Gyorgyi Farkas (fagotto); Milos Tacacs (corno naturale); Paolo Perrone (violino); Ettore Belli (viola); Marco Ceccato (violoncello) e Luca Cola (contrabbasso). Chiediamo al direttore artistico Marianna Rossi di fornirci alcuni dettagli aggiuntivi per gli appassionati di musica classica.
Concerto Armonie Antiche – Quali, i tratti salienti di questo ascolto? “In primis, l’autenticità storica. L’accordatura a 430 Hz si avvicina di più a come gli strumenti venivano intonati nel passato, specialmente durante il periodo barocco e classico. Oggi, la maggior parte dei concerti utilizza l’accordatura standard moderna a 440 Hz, ma nel passato l’intonazione variava molto da luogo a luogo. L’accordatura a 430 Hz, quindi, ci avvicina al suono che i compositori e i musicisti dell’epoca avrebbero effettivamente ascoltato e prodotto. In secundis, la timbrica e le sonorità diverse. Gli strumenti accordati a 430 Hz producono un suono leggermente più morbido e più caldo rispetto all’accordatura moderna a 440 Hz. Questo tono più basso crea una diversa sensazione di armonia e risonanza, che può risultare più rilassata e naturale all’orecchio”.
Concerto Armonie Antiche – “È un’esperienza sonora più vicina a quella percepita nei secoli passati. In terzo luogo la connessione con la tradizione. Usare strumenti antichi o copie di strumenti d’epoca e accordarli secondo i principi storici, permette di preservare e trasmettere un legame diretto con la tradizione musicale antica. Non si tratta solo di riprodurre musica, ma di immergersi in una modalità di fare musica che rispetta le tecniche e le sensibilità di un’altra epoca”. E come ultimo tratto? “L’esperienza d’ascolto unica. Il pubblico può vivere un’esperienza speciale e diversa rispetto ai concerti moderni. Non è solo una questione tecnica. In sintesi, un concerto eseguito con strumenti antichi accordati a 430 Hz è un’opportunità per ascoltare la musica come poteva essere eseguita nei secoli passati, chiudere gli occhi e immergersi in quelle percezioni sonore permettendo di apprezzarne le sfumature autentiche di un’altra epoca, offrendo così un’esperienza sia culturale che emozionale davvero unica”. Non resta dunque che cogliere questa rara opportunità di ascolto. Non mancare. Ingresso libero.