L’intera area comprendente le località di Rio Fresco, Scacciagalline e Madonna di Ponza è storicamente legata alla presenza, alla fine del XV secolo, di un gruppo di monaci benedettini in fuga dall’isola di Ponza, ormai abbandonata dalla popolazione.
Nell’ottobre del 1454, dopo un’ennesima incursione di pirati, ripararono in un primo tempo a Gaeta ed in seguito, si stabilirono a Mola di Gaeta, nella vasta area del Rio Fresco. I monaci costruirono sul “Colle della creta”, un convento ed una chiesa dedicata al culto della Santa Maria di Ponza; restaurata nel 1980.
Sono quindi spiegati i toponimi di Madonna di Ponza e Rio Fresco, dalle abbondanti e fresche acque dell’omonimo torrente, resta quello relativo alla località Scacciagalline?
Forse la consuetudine dei monaci, abituati alla vita solitaria sull’isola, di allevare galline “en plein air”, ha originato il singolare toponimo.
Un benemerito cittadino formiano è legato a tutta l’area che comprende Scacciagalline, Madonna di Ponza e Rio Fresco: Filippo Sciarra. Nato occasionalmente a Fondi il 27.11.1898. Rimasto orfano del padre Tommaso all’età di 1 anno, a soli 17 fu chiamato alle armi nella guerra mondiale: la Cavalleria Speciale fu la sua destinazione. Si distinse subito per il coraggio ed il valore, tanto da essere insignito con medaglia al valor militare, per aver partecipato alla carica contro gli Austriaci sull’Isonzo.
La passione per i cavalli ereditata dall’esperienza militare, lo portò all’età di 20 anni a creare un allevamento equino sul monte Redentore in collaborazione con Eugenio Treglia, che aveva sposato in seconde nozze la madre.
Nel 1922 sposa Benedetta Tomao, dalla cui unione nacquero 8 figli. Esercitò a lungo anche il mestiere di carrettiere e la sua dedizione al lavoro, unita alla sua capacità, gli consentirono di acquistare enormi appezzamenti di terreno tutti ubicati nell’area di Rio Fresco.
Il secondo conflitto mondiale portò a Formia distruzione e miseria ma Filippo Sciarra rimboccatosi le maniche, fece bonificare tutti i suoi terreni trasformandoli in piantagioni di ulivi e tabacco procurando lavoro a numerosi nuclei familiari di Formia.
Nel 1958 per favorire lo sviluppo industriale della zona di via Olivastro Spaventola, donò al Comunale di Formia l’intera area dove oggi insiste l’attuale via Alcide De Gasperi.
Nel 1965 per agevolare il raggiungimento dei mezzi e dei cittadini a Rio Fresco costruì a sue spese il ponte, tutt’ora esistente.
Nel 1970, l’Amministrazione comunale di Formia espropriò circa 50.000 mq. delle sue terre per la realizzazione di alloggi per l’edilizia economica popolare.
Filippo Sciarra è morto all’età di 71 anni il 27.5.1970. Pochi mesi dopo la sua scomparsa il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat lo ha nominato Cavaliere di Vittorio Veneto.
Per ricordare la figura di questo suo figlio illustre, il Comune di Formia, con deliberazione di Giunta Municipale n. 261 del 22 luglio 2005, ha intitolato a suo nome un tratto di quella strada che fu “sua”, confinante a est con la via Rotabile ed ad ovest con la via Madonna di Ponza.
Nelle foto una rara litografia del 1820 della località Rio Fresco, opera del tedesco G. Seelos, una fotografia aerea della stessa zona nel 1965, quando ancora la collina non era stata invasa dal cemento e una foto aerea della situazione attuale, la chiesa della Madonna di Ponza in un disegno di Pasquale Mattej del 1847 ed una fotografia della stessa a restauro avvenuto, inoltre una foto del giovane militare Filippo Sciarra e il decreto con medaglia al valor militare conferitogli dal Presidente della Repubblica;