Fabrizio Purificato: il broker nell’incubo. Assolto dopo 15 mesi- A Formia la conferenza stampa del 24.2 2023 presso il Grande Albergo Miramare, si apre alle 11:15 alla presenza degli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Felice Belluomo. Una sala gremita di persone, alle cui prime file vi sono giornalisti, addetti stampa e reporter ad ascoltare quanto accaduto al consulente finanziario Fabrizio Purificato; assolto dopo 15 mesi e dunque fuoriuscito da un caso di errore giudiziario. Fabrizio Purificato operava in Italia ed a Londra come broker quando si ritrova improvvisamente impigliato nella rete giudiziaria con l’accusa di riciclaggio internazionale di denaro le cui cifre presunte, evase al fisco, rasentavano i 22 milioni di euro. Senza prove certe e certificate, dopo colloquio col GIP e PM, Fabrizio Purificato si trova addirittura coinvolto in un presunto giro con altre persone (circa 20) e definito capo, dagli inquirenti, di una vera e propria organizzazione di riciclaggio transnazionale. Purificato entra così nel carcere di Poggioreale per vivere un incubo lungo circa un anno e mezzo, lontano dai suoi cari, a doversi difendere per atti non commessi. Tutto questo, oltre a ricordare un famoso film/denuncia interpretato magistralmente da Alberto Sordi “Detenuto in attesa di giudizio” per la regia di Nanni Loy, nel quale è narrato un clamoroso errore giudiziario, sottolinea l’appiattimento e la prostrazione umana che, come dice lo stesso Purificato, porta a pensare di farla finita e di appellarsi alla fede il più possibile per trovare una via di sopravvivenza interiore.
Fabrizio Purificato: il broker nell’incubo. Assolto dopo 15 mesi – Colpiscono le parole dei due avvocati Belluomo e Cardillo Cupo. Il 4 novembre 2021, il caso viene aperto e denominato Piccadilly2 (riciclaggio di denaro con aggravante transnazionale, reiterazione di reato in organizzazione/associazione a delinquere). L’avv. Belluomo (dell’Osservatorio Camere Penali di Aversa) legge alcuni passi del libro di Enzo Tortora e sottolinea alcune frasi topiche. Aggiunge che rispetto ai dati statistici europei, la realtà giuridica italiana presenta maggiori casi di errore. Quello di F. Purificato è un percorso in cui accidentalmente si entra, diventando un percorso di devianza. In Italia manca una cultura della giurisprudenza in cui sia controllata nei suoi atti e passaggi anche la magistratura. E’ necessario diffondere in Italia una nuova cultura giudiziaria. Fabrizio Purificato ha vissuto presunzioni e poche certezze. I tribunali vengono giudicati per numero di giudizi sentenziati. Si punta più alla quantità di giudizi che alla qualità dei giudizi. E’ necessario fissare dei carichi di lavoro che garantiscano efficienza e qualità del lavoro giudiziario per contenere anche i margini di errore. L’Europa chiede adeguamento e la diminuzione del numero dei processi- interviene l’avv Cardillo Cupo. Questa è una vicenda particolare, paradossale. Il Collegio di Napoli Nord si è calato nell’ascolto necessario per risolvere il caso, portando all’assoluzione di tutte le persone coinvolte- chiude l’avv. Belluomo. La conferenza di oggi-spiega l’avv. Cardillo Cupo- non è solo l’occasione per descrivere alla stampa ed ai cittadini quanto accaduto, ma di essere di aiuto ad altri. All’estero la misura cautelativa/cautelare non esiste. Sono stato espropriato dei miei beni dalla Guardia di Finanza- aggiunge Fabrizio Purificato- prima ancora di essere giudicato. Non potrò più lavorare a Londra. Non sarei considerato credibile. La mia posizione è segnata. La cella nella quale ero, aveva 10 persone, 30 mq, un fornello non idoneo ed 1 solo bagno. Facevamo a turno per mangiare e lavarci e cercavamo di rispettare il più possibile le norme igieniche per timore del contagio da Sars-Cov2 ed altro. 21h in cella e l’unica alternativa al grigiore era guardare nell’ora d’aria i gabbiani in cielo. Ringrazio tutta la mia famiglia per essermi stati vicino sempre e tutti gli altri presenti oggi qui a condividere la mia esperienza