ELEZIONI, FORMIA: Gianfranco Conte nasce a Minturno il 19 dicembre 1952 e ha ottenuto la laurea in Scienze Politiche con 110/110. Coniugato e padre di due figlie. È stato membro della Camera dei Deputati dal 1994 al 2013, prima per Forza Italia e poi per il Popolo della Libertà. Esponente di Forza Italia, è eletto per la prima volta alle elezioni politiche italiane del 1994 nel collegio di Formia, in cui con il 41,63% sconfigge Ugo Rivera dell’Alleanza dei Progressisti.
Viene riconfermato nello stesso collegio anche all’elezioni del 1996, battendo con il 51,59% Silvio D’Arco dell’Ulivo, e alle elezioni del 2001, in cui sconfigge con il 51,70% Sandro Bartolomeo dell’Ulivo. È rieletto nuovamente deputato anche alle elezioni del 2006, diventando tesoriere del gruppo di Forza Italia; alle elezioni del 2008 è infine rieletto per il Popolo della Libertà. Nel Governo Berlusconi III è stato Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento insieme a Cosimo Ventucci.
È stato il presidente della VI Commissione Finanze dal 22 maggio 2008 al 14 marzo 2013. Dichiara l’ex parlamentare Gianfranco Conte: “Ho deciso di candidarmi a Sindaco per risvegliare questa città dal suo torpore e dagli atteggiamenti clientelari che l’hanno governata negli ultimi anni. Per risollevare Formia bisogna partire proprio dal palazzo comunale. Ebbene sì, sto cercando di cambiare un sistema e vi posso garantire che non è affatto semplice! Affidare la città nelle mani dei soliti noti significa condannarci alla situazione di declino attuale, nulla cambierà, nessun rinnovamento, tutto rimarrà come prima.
Spezziamo questo meccanismo, proviamo a cambiare: insieme ci riusciremo!” I rappresentanti delle tre liste collegate Formia ConTe, Nuova Area Formia e Progetto Democratico – Formia 4.0 evidenziano: “Abbiamo continuato a lavorare in questi giorni di ferie per essere pronti a presentare alla cittadinanza “Il Progetto di Città”. Tanti professionisti e militanti impegnati nella sua stesura e definizione con un unico garante, il nostro candidato sindaco Gianfranco Conte. Una visione complessiva della città e della sua macchina amministrativa che tenterà a innalzare la qualità della vita di tutti i cittadini della nostra amata Formia e la competitività delle aziende.
Siamo pronti a un sereno confronto con chi vorrà esporre il contenuto degli altri programmi, sicuri di poter dimostrare ai cittadini che hanno a cuore la città e il futuro dei loro figli, che stanno proponendo le solite tematiche con le stesse logiche da “libro dei sogni” che hanno prodotto un debito per il Comune di circa 15.000.000,00 di euro negli ultimi otto anni…da ripianare in quindici anni con i “nostri” soldi. Se qualcuno pensa che sia semplice rimettere in sesto la nostra città in breve tempo si sbaglia! Ci vogliono persone coese, che hanno idee e programmi condivisi e azione, oltre al sostegno e la partecipazione al cambiamento di tutti i nostri concittadini.
Insieme potremo ridisegnare il nostro futuro, un abbraccio a tutti coloro che in questi mesi ci hanno sostenuto e a quanti lo faranno nei prossimi giorni. Avanti con fiducia!” Quindi affronta alcune tematiche: “Si palesa, ad esempio, la poca e scarsa gestione manageriale della FRZ, la mancanza di un vero piano di raccolta dei rifiuti dove tutto è demandato alla sola volontà degli operatori della FRZ o alle insistenti lamentele dell’utenza. In pieno agosto una città che in tanti reclamano da rilanciare con il turismo, non può permettersi questo scempio. Nel nostro programma vi illustreremo il perché di tutto questo, quali le cause e quali le soluzioni da adottare per presentare ai nostri concittadini il nostro punto di vista sulla gestione della FRZ e sul decoro urbano. Queste situazioni non si registrano a caso ma frutto di una gestione approssimativa sia politica che tecnico gestionale (in aderenza con la linea politica di chi ha creato la FRZ) che ha nomi e cognomi… gli stessi nomi e cognomi che oggi hanno ancora il coraggio di presentarsi a chiedere il vostro voto per proporsi di risollevare le sorti di Formia. Come un vecchio detto recita: al peggio non c’è mai fine”.