L’intervento eccezionale eseguito dal Dott. Giovanni Baiano alla Casa del Sole di Formia È semplice: a Formia esiste un pool vincente: la Clinica Casa del Sole direttore sanitario il medico
Maurizio Costa, un’equipe chirurgica di livello e un chirurgo Giovanni Baiano che non arretra
dinanzi a nulla. Tra i vari interventi difficili eseguiti in quest’ultimi tempi abbiamo un intervento
chirurgico su una paziente residente nella nostra provincia e ultra settantenne.

Spiega il chirurgo
Giovanni Baiano “la signora è giunta alla nostra osservazione per una sintomatologia sub occlusiva
lamentando difficoltà alla evacuazione. Sottoposta a tac addome si è evidenziata una enorme massa
addominale che di fatto aveva spostato tutto l’intestino verso il lato destro dell’addome stesso ed il
rene sinistro in basso in prossimità della vescica. Per tale motivo l’abbiamo sottoposta ad intervento
chirurgico della durata di circa 2 ore e mezzo con il quale abbiamo asportato l’enorme
neoformazione: diametro 28 cm peso 3,8 chili. Abbiamo ovviamente utilizzato tecnologie
all’avanguardia tipo bisturi ad ultrasuoni e suturatrici endogiavascolari.

Il decorso postoperatorio si
è svolto regolarmente e la paziente ha potuto fare rientro presso la sua casa. La parte più rilevante
viene ora: l’esame istologico ha stabilito che trattasi di un Adenoma pleiomorfo del surrene di
sinistro. Di solito i tumori del surrene che si suddividono in funzionanti e quindi sintomatici e in
non funzionanti e di conseguenza non sintomatici difficilmente superano i 5/6 cm di diametro, come
nel nostro caso!!! Non avendo trovato casi simili in letteratura mondiale sia io che il dott. Pasciuto,
che ha eseguito l’esame istologico e gli studi di immunoistochimica, pubblicheremo questo caso
unico per diffondere alla conoscenza del mondo scientifico mondiale che sussiste la possibilità di un
tumore pleiomorfo del surrene di cosi rilevanti dimensioni. Certamente ne parleremo al prossimo
Congresso nazionale dell’ACOI che si terrà a settembre a Roma.

Grazie per la cortese attenzione
ma credimi puoi immaginare la mia soddisfazione, quella del dott. D’Auria primario radiologo che
ha effettuata la Tac, del già citato dott. Pasciuto, di tutto il personale della sala operatoria e del
reparto di chirurgia, dei chirurghi tutti, e soprattutto di Maurizio Costa, Gianni Costa e Massimo
Costa che rappresentano la clinica Casa del Sole, presso la quale è stato eseguito l’intervento
chirurgico.

Il tumore

Dott. Giovanni Baiano. Un eroe con i bisturi alla Clinica Costa

Bisogna riconoscere al chirurgo Giovanni Baiano di essere una persona fuori dal
comune, un eroe con i bisturi. “Sono nato a Napoli il 26 dicembre 1951 da Vittorio e
Anna Campanile. Mio padre era un funzionario bancario, fu trasferito a Formia per
dirigere l’agenzia locale. Qui ho frequentato il Liceo Classico Vitruvio Pollione di
Formia ed ho conosciuto mia moglie Maria Laura Virgilio, quando conseguii la
maturità lei frequentava il terzo anno superiore. Ho frequentato quindi l’Università
La Sapienza laureandomi in successione prima in chirurgia generale e poi in
chirurgia toracica”.  

Per pudore non cita i punteggi conseguito ma è sempre il
massimo: a 25 anni nel 1976 laurea in medicina e chirurgia con la votazione di 110 e
lode, nello stesso anno abilitazione all’esercizio della professione, nel 1981
specializzazione in chirurgia generale con votazione di 70/70, nel 1986
specializzazione in chirurgia toracica con votazione di 70/70, lo stesso anno
consegue l’idoneità a primario di chirurgia generale, tre anni dopo nel 1989 idoneità
a primario di chirurgia toracica.

Come è iniziata la sua passione? “Sin da piccolo.
Sequestravo le bambole di mia sorella Clorinda e mi divertivo a smontarle, a
sezionarle, arto per arto. E successivamente amavo accompagnare mia madre dal
macellaio e mi facevo comprare parti da utilizzare per i miei studi anatomici. Tra
questi, ad esempio, un cuore di bue o i polmoni di un capretto. La mia vocazione
non era fare il medico ma il chirurgo. Tutta la mia vita ho lottato e lotto contro i
tumori. Mia madre è morta per un tumore, parimenti mia sorella che era direttore
generale della Provincia di Latina. Ho operato mio fratello Francesco per un tumore
a un polmone e sono anni che sta bene.

Ribadisco: i tumori sono i miei nemici
principali. Concordo con l’affermazione di Umberto Veronesi che di tumore si può
guarire”. Si è formato con il professore Roberto Tersigni, operando alle strutture di
Latina e del San Camillo. Dopo un anno a Minturno, opera all’Ospedale di Latina
sino al 2000. Viene inviato per sei mesi a Parigi presso l’Ospedale Marie Lannegon
specializzato presso reparto cardiochirurgica toracica anche pediatrica. In sala
operatoria lavora con il professore Levasser.

Ricorda con estremo affetto il
professore Tersigni: “all’inizio non sapevo fare niente, poi cominciò ad operare solo
con me, lui ed io. Si trasferì all’Ospedale San Camillo di Roma e io per sei anni con
lui. Altra esperienza nel trapianto del fegato presso l’Ospedale Bujeon a Parigi Nord
con il professore Belquit, chirurgo di fama internazionale nel trapianto di organo
con donatore vivente. Vinsi un concorso nazionale e andai all’Ospedale di Fondi,
con le operazioni a Formia dove vi era terapia intensiva. Andai quindi come
primario a Formia, direttore di dipartimento dell’area chirurgica delle strutture di Formia – Fondi – Gaeta e Terracina”. Dopo il pensionamento sceglie la Clinica
Costa di Formia dove continua ad operare quotidianamente e incessantemente.