“Trent’anni che vivo qui, in questo lato della città. Anni che chiediamo le medesime cose. Anni in cui chiediamo a tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, di intervenire nel nostro quartiere. San Pietro non è il Bronx, ma è parte di Formia”.
Così alcuni residenti del quartiere San Pietro e San Giulio hanno dichiarato con rabbia e frustrazione il disagio e lo stato di totale abbandono in cui si sentono. Per anni hanno cercato l’intervento delle amministrazioni, i sindaci si susseguono, ma i problemi restano.
I problemi che questi cittadini di Formia hanno evidenziato, sono sostanzialmente due: il decoro urbano e la sicurezza. Forse l’una la conseguenza dell’altra. In una parte della città in cui gli abitanti sono abbandonati a loro stessi e in cui l’incuria regna sovrana, non è forse così raro imbattersi in atti vandalici.
“Il nostro quartiere vive una situazione complessa – hanno continuato a spiegare i residenti – è necessario rivedere la viabilità in particolare garantendo la messa in sicurezza delle strade che collegano il centro del quartiere all’Appia e alla superstrada Formia-Cassino mediante sensi unici alternati e potenziamento dei parcheggi. Per non parlare della sistemazione urgente del manto stradale, con l’abbattimento delle barriere architettoniche rappresentati da marciapiedi dissestati. La rotonda di San Pietro inoltre, nello stato attuale costituisce per gli automobilisti un pericolo costante. È necessaria una segnaletica chiara, quella che hanno deciso di togliere qualche tempo fa e non sappiamo nemmeno il perché. Oltre alla segnalazione luminosa per tutte le strisce pedonali. Attualmente di notte sono segnalate quelle meno importanti”.
Al di là della situazione straordinaria che si sta vivendo attualmente, che forse non lo permetterebbe, ma molte di queste famiglie in contesti normali senza l’incombenza di un’emergenza sanitaria in corso, sente la necessità di creare zone di congregazione quale parchi e le piazze: “Il quartiere San Pietro non ha una panna piazza, riteniamo importante valorizzare l’area delle attività ricreative che offre la nostra comunità”.
E collegandoci di nuovo all’aspetto della sicurezza e l’incolumità di tutte queste famiglie, una proposta avanzata dal comitato è sempre stata quella di istituire un vigile di quartiere: “Troppo spesso i nostri quartieri e la nostra zona sono stati oggetto di furti, non ultimi. Quelli di pneumatici. Non auguriamo a nessuno di alzarsi la mattina, uscire per andare al lavoro, e trovare dei mattoni invece che i pneumatici sotto la carrozzeria della propria auto”.
“Quello che chiediamo – hanno infine concluso – è che l’amministrazione cerchi di assecondare le nostre richieste, o quanto meno di fare un cenno verso di noi, perché anche se non siamo via Vitruvio siamo comunque parte della città e meritiamo lo stesso decoro”.