La provincia di Latina ha 575.254 abitanti, che corrispondono a meno di un decimo degli abitanti complessivi della Regione Lazio che ospita 5.879.082 abitanti. In tutta la regione Lazio a ieri 9 marzo i casi sono in totale 84 mentre nella provincia di Latina sono 38, quasi la metà dell’incidenza complessiva. Di questi casi positivi 23 sono ricoverati in ospedale, 10 in sorveglianza domiciliare, 5 trasferiti. A questi si aggiungono i due decessi (le donne anziane di Fondi e Lenola) e tre persone guarite. Unica buona notizia della giornata i tre negativizzati, ovvero tre persone che erano positive e ai nuovi test sono risultati negativi e dunque sono a tutti gli effetti guariti. L’Asl di Latina, inoltre, informa che ci sono 350 persone in sorveglianza domiciliare. I pazienti ricoverati sono collocati nove presso lo Spallanzani di Roma, due presso la Terapia Intensive del Santa Maria Goretti e dodici presso l’Unità di Malattie Infettive sempre del Goretti o la Medicina d’Urgenza del Dono Svizzero di Formia. Nessuna informazione sui luoghi di origine. E sinceramente molti chiedono che l’informazione sia più completa ed esauriente.
Il dato importante è che il 5 marzo i casi positivi della provincia di Latina erano 8, mentre dopo soli 4 giorni i casi positivi sono 38.
In Italia 8000 casi positivi al coronavirus e 463 connazionali sono purtroppo deceduti. Tutta l’Italia è aerea protetta. Da chi? Da se stessa. Ma in tutti questi giorni l’obiettivo primario delle istituzioni, in particolari periferiche, quali Ordine dei Medici e Ausl, è stato di marchiare gli organi di informazione quali artefici di allarmismi e notizie fuorvianti. Ed ecco che ci svegliamo tutti, come in un incubo, nell’età dei Comuni. Alle porte dei territori i gendarmi delle varie signorie controllano chi entra e chi esce. Fummo nel nostro piccolo in Europa gli unici a partorire il Rinascimento delle città. Bene, ora ci auguriamo di uscire presto dal medioevo. Ma l’invito a tutti è di rispettare i media, è l’unica garanzia che abbiamo di libera circolazione delle idee e di reale conoscenza dei fatti, senza filtri. Qualcuno ha nostalgia della censura fascista o vorrebbe quella che attualmente esiste in Turchia? Per favore siamo seri. Disse il premio nobel per la pace e medico filantropico Ludwig Philipp Albert Schweitzer: “Se finalmente non diremo cose che a qualcuno dispiaceranno noi non diremo mai la verità”.
I LINK DEI COMUNICATI STAMPA DELLA ASL:
https://www.ausl.latina.it/comunicati-stampa/3106-comunicato-stampa-del-05-03-2020
https://www.ausl.latina.it/comunicati-stampa/3112-comunicato-stampa-del-09-03-2020