Sono molteplici le variabili che condizionano l’andamento del mercato immobiliare. Dal tasso di occupazione alle misure pubbliche, senza tralasciare la propensione all’investimento da parte di famiglie e imprese.
Per alcuni comparti il 2020 è stato un “anno perduto”, mentre altri settori come la logistica legata all’ e-commerce hanno avuto un impulso ulteriore. In sofferenza, invece, il settore residenziale, dove le preoccupazioni delle famiglie si accompagnano al rallentamento delle nuove realizzazioni.
La crisi sanitaria ha determinato anche una diminuzione dei prezzi medi delle residenze, facendo registrare a livello nazionale un calo del 2,1% per il mese di dicembre.
Ma c’è un modo per migliorare il valore degli immobili e compensare questo dato poco incoraggiante per i potenziali venditori? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Capobianco, da diversi anni impegnato nel campo immobiliare. Il 2 maggio 2017 ha fondato Elle Immobiliare, agenzia oggi presente a Formia in via Vitruvio, 156.
Qual è il Suo consiglio per i nostri lettori che vorrebbero migliorare il valore dei propri immobili?
«Per migliorare il valore di un immobile sicuramente si deve puntare sul renderlo più presentabile, anche per quanto riguarda la qualità complessiva che spesso è scarsa. Il secondo aspetto riguarda la necessità di adattarsi anche ai prezzi di mercato degli immobili».
Quanto conta la presenza e la cura delle pertinenze esterne?
«In realtà dipende molto dal Immobile, nel senso che il mercato immobiliare a Formia è piuttosto vario e i potenziali acquirenti rivolgono la loro attenzione sia a immobili con spazi esterni e pertinenze, che a quelli che ne sono sprovvisti. L’aspetto principale su cui si concentra l’attenzione dei potenziali acquirenti è la vicinanza con i servizi, come le fermate dei mezzi pubblici e le attività commerciali. Questo è l’aspetto problematico soprattutto delle frazioni poste in collina».
Negli ultimi anni il mercato immobiliare aveva iniziato una lenta risalita. La situazione creata dal Covid-19 ha rallentato questa crescita?
«Il periodo di emergenza sanitaria non ha influenzato particolarmente il mercato immobiliare locale. Sicuramente si è registrato un numero inferiore di appuntamenti, ma ad oggi le compravendite non hanno risentito particolarmente della situazione».