Chimera pedemontana. Ora basta sperperi – “La Pedemontana, ovvero, come da ammiccante genialata, “ la tangenziale di Formia ” rischia di
continuare ad essere un pozzo senza fine di sperpero di denaro pubblico.
Già al 2019, infatti, senza peraltro risalire alle spese sostenute per progetti ed espropri ai tempi della
giunta Badaloni, erano stati inutilmente bruciati 3,74 milioni di euro, di cui 2,4 milioni liquidati alla
Regione Lazio per le attività di progettazione e per oltre 1,34 milioni all’ATI per indagini, prove e
monitoraggi!


Il tutto naturalmente senza che mai fosse stata posta neanche una pietra…
Ma come non fosse bastato tanto, l’Anas in data 22 giugno 2024 è nuovamente ripartita “a razzo” con
l’approvazione di un Piano di Fattibilità tecnica economica, di cui s’ignorano i sottostanti costi;
tanto,poi, senza nemmeno aver tenuto in debita e minima considerazione i rilievi formulati dal
Comune di Formia, dalla Provincia di Latina e dal nostro Comitato per l’incolumità stradale dei
cittadini di Formia.

E dire che si trattava di tutti rilievi sostanziali afferenti gli sbocchi del tracciato, da un lato con una
cervellotica entrata a Pietra Erta, zona limitrofa al nuovo erigendo ospedale , e dall’altro con
un’improponibile uscita alla tomba di Cicerone, zona di altissimo interesse archeologico e già oggi
fortemente congestionata dal traffico!
Per di più questo piano di fattibilità approvato, tanto così alla meno peggio, è stato prescelto dalla
selezione di ben 20 progetti ( sic !);pertanto, alla luce dei legittimi rilievi mossi, resta forte il
convincimento che Formia sia stata studiata,forse, troppo in cartolina…


Essendo ormai già quasi trascorso un anno dall’incarico Anas per la progettazione definitiva, è troppo
chiedere contezza dei nuovi costi e dei biblici tempi per la sua approvazione definitiva??
Quanti anni dovranno ancora passare per avere il definitivo pronunciamento della Sovraintendenza
dei beni archeologici sull’esecuzione delle indagini preventive richieste già dal 2022, elaborate di
concerto in data 8 maggio 2023 ed aggiudicate da Anas con gara, a seguito della quale le” attività in
campo sono in avvio” ancora a maggio 2024??
E di poi, quando il progetto definitivo ottempererà, come promesso dal gennaio 2023 da Anas, alla
richiesta di revisione progettuale con recepimento delle ulteriori osservazioni e prescrizioni del
Consiglio Superiore dei LL.PP.??


E, di fronte a questi ritardi, ha ancora senso chiedersi anche dei tempi per il parere che il Ministero
delle Infrastrutture dovrà esprimere sul progetto definitivo per i controlli della sicurezza stradale e
delle successive procedure per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche?
In conclusione, a fronte di questi mirabolanti tempi biblici , fra rimpalli e ritardi,per ottemperare alle
normative vigenti, a cosa potrebbe ancora servire una Conferenza di Servizi Decisoria a fronte dei
continui insediamenti urbanistici ?
Una ciliegina finale merita, poi, l’ultimo aggiornamento sul costo dell’opera lievitato a ben 532milioni
di euro, anche se è doveroso ringraziare il già onorevole Trano, il presidente Stefanelli e il consigliere
regionale Mitrano che, nonostante le sue inascoltate sollecitazioni al sen. Fazzone e al presidente
Rocca per reperire gli ulteriori fondi di eur 453milioni a fronte dei 79milioni di euro già in cassa,
restano gli unici politici che realmente hanno a cuore le problematiche di tutta la rete viaria del sud
Pontino.


In conclusione, dopo tutte le preoccupanti notazioni svolte in tema di tempi e di costi, a sommesso
avviso di questo Comitato l’unico, risolutivo passo da compiere sarebbe quello di inserire quest’opera
nel novero delle prossime opere da commissariare, come già felicemente operato per altre importanti
opere nazionali già commissariate in regione. Il commissariamento dell’opera potrebbe risultare,
infatti, l’unico passo dirimente di fronte a questa conclamata lentezza burocratica e politica, passo
necessario per dare una finale accelerazione al Progetto Definitivo in modo tale da portarlo in fase
esecutiva.
Siamo, cioè, giunti all’ora della verità : o si procede a vista con rigoroso impegno amministrativo e
politico o è inutile sperperare ancora altri fiumi di denaro pubblico! In caso negativo si è dell’avviso
che meglio sarebbe dirottare energie e soldi per la realizzazione, quantomeno, di una viabilità
“ paliativamente ” alternativa.


Nel restare cortesemente in attesa delle richieste contro dedizioni, è, comunque, ferma la volontà di
questo Comitato di tutelare l’incolumità dei cittadini vittime dei potenziali incidenti -in passato anche
mortali- che potrebbero continuare ad accadere sulle nostre strade cittadine con viabilità nazionale,
perseguendo i responsabili dei ritardi, omissioni e sperperi sia anche con circostanziato esposto alla
Procura della Repubblica e sia con precisa documentazione alla Corte dei Conti.” Lo comunica il Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia ( C.I.S.A.F. )
Gaetano Quercia già assessore alla viabilità – Gaetano Merenna già consigliere comunale.

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