ALEXANDRE DUMAS A FORMIA – Anche lo scrittore e drammaturgo francese Alexandre Dumas (1802 – 1870), autore di famosi romanzi come: “Il conte di Montecristo” e “I tre moschettieri”, in uno dei suoi lunghi viaggi che lo portò a visitare l’Austria, la Germania, l’Ungheria e l’Italia, tra il 1865 e il 1867, prima di raggiungere Napoli volle fermarsi ed ammirare le bellezze di Formia, che poi descrisse in uno dei suoi libri: “Il Corricolo – Impressioni di viaggio”.
ALEXANDRE DUMAS A FORMIA – Così scrive Dumas:
“… Andammo a desinare a Mola: ci condussero in una grande sala le cui finestre erano chiuse per mantenere la frescura; poi, a un tratto, mentre, seduti su buone sedie, ci facevamo vento con i fazzoletti, il cameriere apre una di quelle finestre. E’ impossibile esprimere l’incanto del paesaggio che quella specie di lanterna magica svelava ai nostri occhi. Ci immergevamo in quel golfo così calmo che sembrava uno specchio azzurro, e dall’altro lato, avanzata fino all’estremo del promontorio, scorgevamo Gaeta. Dopo pranzo andammo a fare una passeggiata fino al Castellone, l’antica Formia, di cui esistono ancora una parte delle mura e una porta. Fra questi due borghi era situata una villa di Cicerone; da questa villa egli fuggiva, nascosto nella lettiga, quando fu raggiunto dal tribuno Popilio, di cui era stato avvocato, che gli taglio la testa e le mani a mo’ di riconoscenza; è probabile che, ove Popilio abbia avuto nel resto della sua vita qualche altro processo, il tribunale sarà stato costretto a nominargli un difensore d’ufficio…” Dumas all’età di 68 anni, colto da una malattia vascolare che lo aveva reso semiparalizzato, si stabilì nella dimora del figlio Alexandre, dove morì nel dicembre del 1870. Nelle immagini una gouache del golfo come apparve agli occhi di Alexandre Dumas, un ritratto dello scrittore all’epoca del viaggio in Italia e un acquerello della torre di Castellone, opera di Pasquale Mattej.