Nei giorni scorsi Paola Villa ha chiarito come sulla questione dei totem è stata data risposta a tutti i 14 quesiti allegando documentazione e resoconti. Il sindaco inoltre, ha fatto chiarezza anche sulla questione trasparenza, in cui i consiglieri di Lega Formia, hanno tirato in ballo il prefetto di Latina.
“Ovviamente al contrario delle domande – ha dichiarato il sindaco – che sono arrivate prima alla stampa e poi al comune, le risposte sono andate a chi le ha chieste, perché le istituzioni si rispettano fino alla fine, anche se i consiglieri Di Rocco e Riccardelli ci stanno facendo propaganda e tanto altro, fino a rivolgersi al prefetto per chiedere trasparenza.
Vien da pensare, peccato che dei consiglieri comunali, pur di lungo corso non si siano mai rivolti ad un prefetto per quanto succede nel nostro territorio, sulla mancanza di acqua del 2017, sulla torbidita’, sulla “Formia connection” o sulla “Formia servizi”. Chiedono al prefetto trasparenza, addirittura additando lo staff del Sindaco per la propria indennità, eppure bastava fare i consiglieri comunali “seri” ed apprendere che il mio staff non percepisce indennità, che quando i consiglieri Di Rocco e Riccardelli governavano nel 2008, insieme al loro amico Fabio Pezone, presente nello staff del sindaco Forte, lo staff costava oltre 165.000 euro e poi al minimo è sceso a 105.000. Che oggi lo staff costa 64.000 euro e mi auguro che nessuno del mio staff mi lasci, per andare a lavorare in Regione, come appunto avvenne nel 2009″.
“Insomma, cari consiglieri della Lega – ha concluso la prima cittadina – continuare ad inseguire i fantasmi o a fare la caccia alle streghe non vi si addice proprio. La legalità che tanto urlate, dovrebbe venire da lontano, ma purtroppo più si va lontano, più per voi si fa dura la verità. Meglio lasciar stare, meglio neanche mettersi a pensare come fa la lega a parlare di legalità proprio qui in provincia di Latina, altrimenti ci toccherà aspettare un’altra lucente “Alba pontina” perché forse la prima non è bastata”.