A lanciare l’allarme di una nuova crisi idrica il consigliere comunale Claudio Marciano: “È necessario un Consiglio Comunale per mettere sul tavolo i dati disponibili e pianificare iniziative utili a prevenire, per quanto possibile, i disagi di una nuova emergenza idrica. Lo avevamo chiesto già mesi fa, in occasione dell’emergenza torbidità, oggi diviene ancora più urgente.
Quanti litri al secondo sono in grado di erogare le nostre sorgenti in assenza di nuove precipitazioni nei prossimi mesi? Il livello di dispersione idrica è ancora sopra il 70%? I lavori di rifacimento della rete, partiti da anni, per un importo di cinque milioni di euro, che risultati hanno portato? Dove è finito l’ufficio acqualatina che il Comune di Formia doveva costituire per “sorvegliare” i lavori di manutenzione del gestore idrico? Quanti litri al secondo ci ha consentito di recuperare? I lavori presso i Pozzi dell’Acervara, avviati a Luglio 2017, quali risultati hanno portato finora? Perché solo un pozzo è stato attivato dopo due mesi, e tutti gli altri sono rimasti bloccati? Perché i costi di quell’opera, necessaria unicamente a contenere nuove emergenze e a rendere possibile i lavori presso la Mazzoccolo, sono triplicati nel giro di pochi anni? Che fine ha fatto la richiesta, firmata da tutti i Sindaci del Golfo nell’autunno 2017, di anticipare nel triennio 2018-2021 investimenti per nove milioni di euro sulla rete?
Onde evitare che il dibattito consiliare diventi una sterile polemica tra forze politiche cittadine, io ritengo che a questo dibattito debba partecipare anche il Presidente dell’ATO4, il responsabile della Segreteria Tecnica Operativa, e l’amministratore delegato di Acqualatina. L’intenzione è capire, numeri alla mano, cosa fare per evitare il disastro del 2017.”