365mila euro e 25 letti elettrici all’ospedale Dono Svizzero di Formia. 15 letti elettrici anche a Fondi – Si è tenuto ieri, presso l’aula consiliare del Comune di Fondi “Luigi Einaudi”, un tavolo tecnico sulla sanità organizzato, su proposta dell’Associazione “Centro studi terzo millennio”, dal presidente del Consiglio Giulio Mastrobattista.
Vi hanno preso parte, oltre all’onorevole Orlando Tripodi, presidente della commissione regionale Lavoro e vice presidente della commissione Sanità, i sindaci di Fondi Beniamino Maschietto, di Monte San Biagio Federico Carnevale e di Lenola Fernando Magnafico, il delegato del sindaco di Sperlonga Massimo De Simone, il presidente del Comitato Pro Ospedale Lucio De Santis assieme al dottor Daniele Terenzio e al dottor Vincenzo Cataldi, il coordinatore dell’Osservatorio per l’ospedale “San Giovanni di Dio” Mario Abbate e altri tra tecnici e rappresentanti dell’associazionismo locale.
Come spiegato dal presidente Mastrobattista in apertura dei lavori, si è trattato di un confronto tecnico, volto principalmente ad analizzare il tema della carenza di personale nei reparti ospedalieri e a preparare il successivo incontro con il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca.
Il sindaco di Fondi, da sempre molto attento alle problematiche dell’ospedale “San Giovanni di Dio” e più in generale della sanità pontina, ha espresso la necessità di aggiornare urgentemente un atto aziendale ormai superato e di convocare la Conferenza dei sindaci; il primo cittadino di Monte San Biagio Federico Carnevale ha evidenziato come il paese presepe si trovi “schiacciato” tra due città con problemi sanitari analoghi e ha espresso la necessità di potenziare entrambi i nosocomi soprattutto nel periodo estivo quando l’utenza si moltiplica esponenzialmente, il collega di Lenola Fernando Magnafico ha invece sottolineato, aldilà di alcune indiscusse eccellenze del nosocomio fondano come il reparto di ostetricia e ginecologia, l’importanza improcrastinabile di incrementare, in termini di personale e servizi, il pronto soccorso definito come il luogo in cui “si salvano o si perdono vite”.
«Non è vero che in Italia non ci sono medici – ha aggiunto il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto in merito alla carenza cronica di personale – il personale c’è ma va gestito in maniera oculata. Penso, per esempio, alla possibilità di aprire i reparti agli specializzandi del IV e del V anno: persone fresche di studi che potrebbero dare moltissimo ai reparti. Trovo che il problema, e parlo anche al livello nazionale, sia soprattutto gestionale più che di carenza di professionisti».
Dopo i lunghi excursus del comitato Pro Ospedale e dell’ Osservatorio per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, che hanno elencato e sintetizzato vecchie e nuove criticità, l’onorevole Tripodi ha condiviso con l’assemblea alcune importanti novità.
Ieri mattina la Giunta regionale presieduta dal governatore Francesco Rocca ha infatti assegnato due milioni di euro a favore all’Asl di Latina per gli ospedali “Santa Maria Goretti” del capoluogo, “Dono Svizzero” di Formia, “Alfredo Fiorini” di Terracina e “San Giovanni di Dio” di Fondi completando alcuni interventi programmati da tempo.
“Si tratta di una prima fase di finanziamenti – spiega una nota della Regione – a seguito dei sopralluoghi effettuati in questi mesi dal direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani, e dal direttore generale della Regione Lazio, Alessandro Ridolfi”.
- 650mila euro all’ospedale Santa Maria Goretti, utili al completamento del reparto di Anestesia e Rianimazione con 16 posti letto di terapia intensiva;
- 663mila euro per l’ospedale Santa Maria Goretti, adeguando i 20 posti letto di terapia sub-intensiva;
- 365mila euro all’ospedale Dono Svizzero per la riorganizzazione della rete ospedaliera, l’adeguamento e il miglioramento dei percorsi Covid-19 del pronto soccorso;
- 246mila euro per la fornitura di letti elettrici all’avanguardia a sostegno della degenza della Medicina generale, così suddivisi: 40 letti per il Santa Maria Goretti, 25 letti per il Dono Svizzero, 20 letti per l’Alfredo Fiorini e 15 letti per il Giovanni di Dio.