L’Architetto Giancarlo Asilo, Formia Con Te Coordinatore del “Progetto di Città” dichiara: “Ci apprestiamo ad entrare nel vivo della campagna elettorale anche se per onestà intellettuale bisogna asserire che sono quasi 4 anni che i formiani subiscono questo “scempio” da parte della politica formiana: dal commissariamento del quarto mandato del Sindaco Bartolomeo in data 19 dicembre 2017, all’ultimo commissariamento della dott.ssa Tizzano, intervallato casualmente dall’amministrazione del Sindaco Villa. Già da questa banalissima premessa, e senza entrare nel merito di quanto fatto dalle passate amministrazioni (dal secondo mandato del dott. Bartolomeo alla fine del quarto mandato dello stesso conclusosi il 19 dicembre 2017), si potrebbe ben comprendere quale sia il livello della politica formiana, degli interessi che gli attori politici hanno avuto verso la città di Formia (che sostengono “tanto di amare”) e verso i loro concittadini ed è anche facile individuare una delle ragioni (se non “la principale” a detta del sottoscritto), del perché ci troviamo a dover pagare quasi un milione di euro di disavanzo accumulato (…di debiti per incapacità gestionale dell’ENTE per essere chiari) per 15 lunghi anni a partire dall’anno in corso. In una situazione così complessa e critica, il solo pensare di candidarsi a guidare la futura amministrazione in qualità di Sindaco fa già spavento. Invero, contrariamente alla logica, i Candidati ci sono e sono tutti “potenzialmente capaci” di risollevare le sorti di Formia. Ma questo è anche il bello della democrazia, ognuno deve essere libero di potersi presentare al popolo al fine di chiedere il consenso per amministrare la città!
Ma la stessa “democrazia” e libertà di espressione mi consente anche di asserire chiaramente che tutti i “programmi elettorali” che presenterete ai nostri concittadini saranno “vuoti” di contenuti concreti per rilanciare la città, farete solo bella mostra di voi stessi su fotografie che vi immortalano nei più bei luoghi di Formia ( e solo per questo vi dovreste vergognare se avete in qualche misura contribuito al “debito” di cui sopra) e poi gli immancabili “Formia ti amo” “Il bene Comune” “Formia nel cuore” ecc ecc ecc…..il “nulla cosmico” delle proposte amplificato dalla velocità dei social, metterà a dura prova l’intelligenza di molti di noi! Se tutto quello da me asserito fosse vero (e lo dimostreremo con i fatti più in avanti) delle due una: o siete “incapaci” ad amministrare questa città o siete in “completa malafede”.
In ogni caso il cittadino dovrebbe diffidare di voi e non concedervi il prezioso e libero voto. Insieme al Presidente Gianfranco Conte, nostro candidato Sindaco, e ai tanti attivisti e professionisti incontrati, il nostro “Progetto di città” sta prendendo sempre più forma. Dalla macro-analisi delle necessità per risollevare la città (analisi delle esigenze condotta sia verso le imprese che verso i cittadini), si è passato ad analizzare aspetti più “operativi/gestionali” analizzando dati finanziari e territoriali che porteranno a presentare alla cittadinanza un “piano operativo gestionale e finanziario” per risollevare Formia! Spero solo (per il momento pandemico che stiamo attraversando) che ci possa essere un confronto pubblico tra i vari “programmi politici” (anche se oso definirli “libro dei sogni” perché redatti e/o compilati in maniera astratta “gestionalmente parlando”, accattivante “graficamente parlando” e inutili/vuoti “amministrativamente parlando”) e il nostro “Progetto di città” che rappresenterà umilmente una delle vie di uscita “concrete” da questa grave situazione “in primis” finanziaria” che non permette di risollevare le sorti della città, che non permette di attrarre investimenti, che non consente di risolvere il problema occupazionale di molti nostri concittadini e, sembrerà a molti strano, che può evitare di far entrare in città capitali di dubbia provenienza.
Eh si, purtroppo tutto il rilancio di Formia passa proprio da una gestione manageriale dei conti pubblici (che bisogna concretamente attuare e non solo illustrare) per rientrare il prima possibile dai debiti che verranno ereditati, non passa dai “fiorellini nelle aiuole”, non passa dalla “lettura delle poesie”, non passa dalle “grandi opere”, non passa dal “civismo urlato”, tutti aspetti importati (che io darei per scontato in una città “normale”) che dovranno però avere (in un agire per “priorità”) una posizione diversa nell’agenda amministrativa del futuro Sindaco”