A Formia la celebrazione per l’Unità dei Cristiani
Nel lontano 1948, con la fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani si è diffusa sempre di più tra le diverse chiese in tutto il mondo. Richiesta di riconciliazione reciproca tra tutti i battezzati nella fede cristiana, per camminare verso l’unità “che Dio vorrà, con i mezzi che Egli vorrà”, nella convinzione che “non si prega per la conversione ad una chiesa, ma per una conversione a Cristo”. Questo nuovo spirito ha consentito così, nel tempo, ad altri cristiani, con visioni diverse da quelle di Roma, di unirsi alla preghiera. “In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo”. Questo è il versetto biblico scelto per quest’anno, tratto dal Vangelo di Matteo. La preparazione degli argomenti e dei testi per la Settimana è curata ogni anno da un diverso Consiglio delle Chiese.
Quest’anno è stato il turno delle Chiese del Medio Oriente con sede a Beirut, in Libano, e non potevano non scegliere un riferimento evangelico a coloro che vennero da Oriente. Mai come in questi tempi difficili sentiamo il bisogno di una luce che vinca le tenebre, e quella luce per tutti i cristiani è manifestata in Gesù Cristo. L’Arcidiocesi di Gaeta dispone di una Commissione Diocesana per l’Ecumenismo, il Dialogo Interreligioso e i Nuovi Culti di cui è direttore don Antonio Cairo. Innanzi tutto ricorda che domani lunedì 17 gennaio è la XXXIII Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Quest’anno il tema prescelto è “Realizzerò la mia buona promessa” (Geremia 29, 10).
Tutte le comunità parrocchiali della diocesi sono invitate alla preghiera per il dialogo con gli Ebrei, nostri fratelli maggiori. Invece la celebrazione per l’unità dei cristiani si terrà a Formia, con il dovuto distanziamento, presso l’ampia Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, grazie alla disponibilità del parroco don Mario Testa, venerdì 28 gennaio alle ore 19.00 presieduta dal nostro vescovo Mons. Luigi Vari e con la partecipazione di esponenti religiosi ortodossi, avventisti, luterani e cattolici.