Flacca: le gallerie senza alcuna illuminazione – Eccellenza il sottoscritto oltre ad essere direttore editoriale di questo magazine è presidente del consiglio regionale del Lazio di Italia Nostra, prima associazione ambientalista del nostro Paese e riconosciuta con DPR dall’allora Capo dello Stato Giovanni Gronchi. Credo fermamente nelle istituzioni e so bene che Lei rappresenta al massimo livello in provincia di Latina la Repubblica Italiana. La invito ad attivare tutte le parti interessate a risolvere il problema inconcepibile delle gallerie tra Gaeta e Sperlonga senza alcuna illuminazione. Chi deve provvedere a sostituire le lampade fulminate e, con l’occasione, collocarne altre lungo le pareti delle gallerie stesse che non si vedono nitidamente essendo “nere nel buio più nero”. Lo scrivente è stato testimone oculare di un episodio registratosi alcune settimane fa.
Un automobilista è entrato in difficoltà verso il centro della galleria, prudenzialmente ha ridotto notevolmente la velocità ma non distinguendo le pareti a un certo punto ha strusciato con la fiancata destra. Dietro di lui un mezzo pubblico della Cotral e l’autista vedendo la scena ha suonato più volte il clacson temendo che il conducente dell’auto fosse vittima di un malore. Terminata la galleria non appena si è presentata una piazzola l’autista Cotral ha invitato l’automobilista a fermarsi ed è sceso dal mezzo per verificare il suo stato di salute. Ha convenuto con lui sulla difficoltà visiva e sul rischio incombente. Ha dimostrato un apprezzabile senso civico e profonda umanità. Signor Prefetto è necessario attivate il Gabibbo di Striscia la Notizia o attendere di finire in televisione per un incidente mortale in galleria? Sarà nostra cura inviare copia del nostro Magazine di febbraio alla sua segreteria.
Dopo le proteste innumerevoli, pubblicate anche dal nostro quotidiano on line Tuttogolfo.it, si è provveduto a collocare un cartello prima della galleria che informa gli automobilisti dell’ovvio: “luci spente in galleria”. Ricorda quei cartelli che vengono collocati dove vi è l’alta tensione elettrica con la scritta “pericolo di morte con il teschio e le ossa incrociate”. Ed ora per caso gli automobilisti che debbono necessariamente percorrere tali gallerie, grazie alla cartellonista, non rischiano nulla e vedono in modo ottimale?
Chi di dovere deve provvedere perché con le vite umane non si può assolutamente essere superficiali. Verso coloro che dovrebbero curare la manutenzione una semplice considerazione: “vergogna!” Signor Prefetto intervenga con la sua autorevolezza!!!